Lo studio si propone di testare la potenziale accuratezza di un modello di previsione del default delle imprese costruito su base regionale anziché nazionale. Il campione si compone di 4.235 piccole e medie imprese italiane (PMI) che operano nel settore manifatturiero: di esse, 172 imprese si sono rese insolventi nel 2010. Ai fini dell’indagine, le imprese sono raggruppate in cluster geografici costruiti sulla base dell’area di operatività delle imprese stesse. L’analisi empirica evidenzia che i campioni territoriali hanno caratteristiche differenti dovute soprattutto al comportamento delle imprese sane, che mostrano performance diverse a secondo del milieu di riferimento. Più omogeneo appare, invece, il comportamento delle imprese insolventi. Allo stesso tempo, dal lavoro condotto emerge che il valore delle variabili non finanziarie ha una capacità discriminante maggiore nelle imprese meridionali piuttosto che in quelle localizzate nelle regioni del Nord Italia. Lo sviluppo di un modello di rating calibrato sulle specifiche imprese regionali e su un time frame più lungo offre importanti spunti di riflessione sia agli attori economici e finanziari che alle autorità di vigilanza al fine di disegnare un sistema di valutazione capace di cogliere opportunamente le specificità dei singoli territori in cui banche e imprese operano. Il paper è strutturato nel modo seguente. Il paragrafo che segue l’introduzione presenta una rassegna sull’evoluzione dei sistemi interni di rating. Nel terzo paragrafo vengono descritte le ipotesi del lavoro, il campione, i dati e le variabili utilizzate. Dopo una descrizione della metodologia adottata, il quarto paragrafo illustra i risultati dell'analisi empirica, mentre il paragrafo finale contiene alcune riflessioni conclusive.

Un modello di rating su base regionale: realtà o sogno?

MODINA, Michele;
2013-01-01

Abstract

Lo studio si propone di testare la potenziale accuratezza di un modello di previsione del default delle imprese costruito su base regionale anziché nazionale. Il campione si compone di 4.235 piccole e medie imprese italiane (PMI) che operano nel settore manifatturiero: di esse, 172 imprese si sono rese insolventi nel 2010. Ai fini dell’indagine, le imprese sono raggruppate in cluster geografici costruiti sulla base dell’area di operatività delle imprese stesse. L’analisi empirica evidenzia che i campioni territoriali hanno caratteristiche differenti dovute soprattutto al comportamento delle imprese sane, che mostrano performance diverse a secondo del milieu di riferimento. Più omogeneo appare, invece, il comportamento delle imprese insolventi. Allo stesso tempo, dal lavoro condotto emerge che il valore delle variabili non finanziarie ha una capacità discriminante maggiore nelle imprese meridionali piuttosto che in quelle localizzate nelle regioni del Nord Italia. Lo sviluppo di un modello di rating calibrato sulle specifiche imprese regionali e su un time frame più lungo offre importanti spunti di riflessione sia agli attori economici e finanziari che alle autorità di vigilanza al fine di disegnare un sistema di valutazione capace di cogliere opportunamente le specificità dei singoli territori in cui banche e imprese operano. Il paper è strutturato nel modo seguente. Il paragrafo che segue l’introduzione presenta una rassegna sull’evoluzione dei sistemi interni di rating. Nel terzo paragrafo vengono descritte le ipotesi del lavoro, il campione, i dati e le variabili utilizzate. Dopo una descrizione della metodologia adottata, il quarto paragrafo illustra i risultati dell'analisi empirica, mentre il paragrafo finale contiene alcune riflessioni conclusive.
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