negli ultimi anni, nel campo della narrazione e della rappresentazione pubblica della fantascienza, il passato sembra contare molto di più del futuro. Tra suggestioni, mix- up, impressioni, nella fantascienza stessa si inserisce la distopia, attraverso l'illusione dei linguaggi utopici che autoalimentano nel XX secolo anche le eterotopie che, negli studi sui media e sui media digitali, cercano di declinare soltanto il presente, senza proporre alternative. La fantascienza ora non è più progresso, è semplice, arida, profondamente in crisi: non può più trattenersi, dicotomicamente, nell'happy-ending sociale, ma nemmeno essere una «contemplazione estetica» della catastrofe. In questo articolo intendiamo definire gli aspetti e le connotazioni del «materiale distopico».
DYSTOPIAN MATERIAL (IMAGERY, RHETORIC, FIGURES OF NARRATION) AND MEDIA STUDIES: FOR A NEW CULTURAL AND COMMUNICATIVE PERSPECTIVE
Ivo Stefano Germano
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2024-01-01
Abstract
negli ultimi anni, nel campo della narrazione e della rappresentazione pubblica della fantascienza, il passato sembra contare molto di più del futuro. Tra suggestioni, mix- up, impressioni, nella fantascienza stessa si inserisce la distopia, attraverso l'illusione dei linguaggi utopici che autoalimentano nel XX secolo anche le eterotopie che, negli studi sui media e sui media digitali, cercano di declinare soltanto il presente, senza proporre alternative. La fantascienza ora non è più progresso, è semplice, arida, profondamente in crisi: non può più trattenersi, dicotomicamente, nell'happy-ending sociale, ma nemmeno essere una «contemplazione estetica» della catastrofe. In questo articolo intendiamo definire gli aspetti e le connotazioni del «materiale distopico».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.