Il coinvolgimento attivo del genitore nell’intervento abilitativo in telepratica durante l’emergenza Covid-19.

During the period of the COVID-19 emergency, we witnessed a total and sudden change in life and work habits. In a very short time, each professional category had to reorganize its activities in light of the anticontagion rules, which included a lockdown period and then a slow reopening, with rules of social distancing that to date still prevent normal resumption of activities. In the context of speech therapy, among others, this required experimentation with new methodological approaches that would take into account the needs of children and their families, to ensure safety while continuing the interventions undertaken. This article focuses on experiences of synergy born out of distance, between the domestic context and the rehabilitation context, in particular through intervention that is mediated by parents. This type of intervention envisages the active involvement of the family, who, in addition to acquiring specific skills, has the possibility of applying these in everyday life, making rehabilitative action seamless and intensive. This active participation of the parent, beyond the emergency period we have experienced, is a long-established practice in the psycho-educational area and is widely described in scientific literature. The encouraging results observed during this time, together with positive feedback from the parents have highlighted how this approach can also be enhanced and re-evaluated in the practice of speech therapy, thanks to a greater use of technologies, which have turned out to be a thus far underutilized resource.

Durante il periodo dell’emergenza Covid-19 si è assistito a un totale e repentino stravolgimento delle abitudini di vita e di lavoro. In tempi molto brevi ciascuna categoria professionale ha dovuto riorganizzare le proprie attività alla luce delle norme anticontagio che hanno visto una fase di lockdown e poi una lenta riapertura, con regole di distanziamento sociale, che a tutt’oggi condizionano la normale ripresa delle attività. Anche in ambito logopedico, ciò ha richiesto la sperimentazione di nuovi approcci metodologici che tenessero conto delle esigenze dei bambini e delle loro famiglie, per garantire una continuità in sicurezza degli interventi intrapresi. Questo articolo si focalizza sulle esperienze di sinergia nate a distanza, tra contesto domestico e riabilitativo, soprattutto attraverso l’intervento mediato dai genitori. Tale metodologia prevede il coinvolgimento attivo della famiglia che, oltre ad acquisire competenze specifiche, ha la possibilità di calarle nella quotidianità, rendendo ecologico e intensivo l’agire riabilitativo. La partecipazione attiva del genitore, al di là del periodo di emergenza, è una prassi consolidata da molto tempo in ambito psico-educativo e ampiamente descritta in letteratura. I risultati incoraggianti osservati in questo periodo e il feedback positivo dei genitori hanno messo in luce come tale approccio possa essere potenziato e ridiscusso nella pratica logopedica, anche grazie a un uso maggiore delle tecnologie rivelatesi una risorsa ancora poco esplorata.