Spazi, sentimenti ed emozioni nell’antichità classica. Uno sguardo d’insieme e nuove prospettive

Nell'ultimo ventennio gli studi che riguardano le emozioni nel mondo greco e romano hanno avuto un’impennata. Pochi di essi si basano sulla cultura materiale; si tratta in prevalenza di lavori concentrati sulle fonti letterarie e su singole emozioni - disgusto, invidia, gelosia, rabbia, lutto ecc. - e il loro controllo. Non di rado è presente un approccio interdisciplinare, con una prevalenza delle scienze umanistiche, senza tuttavia lasciare da parte le scienze della vita, la psicologia sperimentale e le neuroscienze affettive. Meno numerosi e ancora in fase sperimentale gli studi sul rapporto tra emozioni/sensi e città, che lasciano aperti ampi spazi di indagine, almeno nell’ambito delle scienze dell’antichità. Da questo punto di vista, una nuova collana (Rome Scapes), che si propone di guardare all’antica Roma come uno spazio sociale e culturale complesso e come sede di una popolazione cultu- ralmente e socialmente diversificata per esplorare i luoghi legati alle esperienze sensoriali ed emotive, apre prospettive interessanti.