I sistemi di identificazione biometrica, utilizzati al fine di riconoscere le persone, si stanno diffondendo sempre di più. Il trattamento dei dati biometrici comporta diversi problemi di natura giuridica involgendo, in primis, la questione della tutela della privacy. L’obiettivo del presente scritto è quello di analizzare il fenomeno della biometria, sia a livello nazionale, che a livello comunitario, mediante lo studio dei principali atti normativi emanati in materia di protezione dei dati personali quali, ad esempio, il regolamento comunitario n. 679/2016. L’indagine riguarda, non soltanto l’ordinamento giuridico italiano, bensì pure quelli facenti parte dell’Unione europea e metterà in evidenza notevoli divergenze giuridiche in materia di utilizzo dei dati biometrici, poiché alcuni Stati considerano i dati biometrici quali dati sensibili, mentre altri Stati li considerano quali dati personali ‘ordinari’; inoltre, alcuni Paesi consentono l’uso della tecnologia biometrica, sia nel settore pubblico, che in quello privato, mentre in altri Paesi l’utilizzo di quest’ultima è permessa soltanto nel settore pubblico. Il differente approccio seguito dai legislatori nazionali in tema di trattamento dei dati biometrici richiede che l’Unione europea intervenga al fine di unificare la normativa esistente in materia, in modo da evitare che le aziende che utilizzano le tecnologie biometriche siano sottoposte a differenti regimi giuridici, a seconda del Paese in cui si trovano ad operare.

Dati biometrici e tutela della privacy tra divergenze giuridiche ed esigenze di unificazione

Fontanarosa Fiore
2019-01-01

Abstract

I sistemi di identificazione biometrica, utilizzati al fine di riconoscere le persone, si stanno diffondendo sempre di più. Il trattamento dei dati biometrici comporta diversi problemi di natura giuridica involgendo, in primis, la questione della tutela della privacy. L’obiettivo del presente scritto è quello di analizzare il fenomeno della biometria, sia a livello nazionale, che a livello comunitario, mediante lo studio dei principali atti normativi emanati in materia di protezione dei dati personali quali, ad esempio, il regolamento comunitario n. 679/2016. L’indagine riguarda, non soltanto l’ordinamento giuridico italiano, bensì pure quelli facenti parte dell’Unione europea e metterà in evidenza notevoli divergenze giuridiche in materia di utilizzo dei dati biometrici, poiché alcuni Stati considerano i dati biometrici quali dati sensibili, mentre altri Stati li considerano quali dati personali ‘ordinari’; inoltre, alcuni Paesi consentono l’uso della tecnologia biometrica, sia nel settore pubblico, che in quello privato, mentre in altri Paesi l’utilizzo di quest’ultima è permessa soltanto nel settore pubblico. Il differente approccio seguito dai legislatori nazionali in tema di trattamento dei dati biometrici richiede che l’Unione europea intervenga al fine di unificare la normativa esistente in materia, in modo da evitare che le aziende che utilizzano le tecnologie biometriche siano sottoposte a differenti regimi giuridici, a seconda del Paese in cui si trovano ad operare.
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