Il lavoro vuole sperimentare nuovi modi di diffondere la cultura del viaggio usando gli strumenti specifici del geografo. Esso rappresenta il tentativo di verificare l’affidabilità dei nuovi mezzi di espressione e delle nuove tecniche multimediali partendo da strumenti propriamente geografici come i GIS e basando la flessibilità tipica dell’ipertesto sulla tangibilità propria della cartografia. Si tratta, in questo caso, di cartografia automatica che può essere gestita dall’utente a livello di visualizzazione e stampa, ma non si tratta di semplice cartografia digitale; attraverso la carta si accede infatti ad un sistema organizzato di informazioni, secondo percorsi che l’utente può scegliere liberamente. Nel testo del contributo gli autori, oltre a chiarire le motivazioni e il quadro epistemologico che stanno dietro alla loro proposta, illustrano le caratteristiche principali di un prodotto da loro stessi realizzato con riferimento ad un viaggio negli Stati Uniti: l’ipercarta “Amerigo”. Al testo si aggiunge una versione demo elettronica del prodotto realizzato. Il risultato è una particolare forma di narrazione che si snoda su itinerari e percorsi culturali diversificati alla ricerca di nuove dimensioni dell’immaginazione geografica. L’aspetto innovativo fondamentale è l’inserimento della dimensione soggettiva, legata all’esperienza diretta del viaggio, all’interno di un sistema di riferimento oggettivo, legato alle coordinate geografiche.

Dalla carta all’ipertesto: il viaggio come narrazione geografica

MEINI, Monica;
2005-01-01

Abstract

Il lavoro vuole sperimentare nuovi modi di diffondere la cultura del viaggio usando gli strumenti specifici del geografo. Esso rappresenta il tentativo di verificare l’affidabilità dei nuovi mezzi di espressione e delle nuove tecniche multimediali partendo da strumenti propriamente geografici come i GIS e basando la flessibilità tipica dell’ipertesto sulla tangibilità propria della cartografia. Si tratta, in questo caso, di cartografia automatica che può essere gestita dall’utente a livello di visualizzazione e stampa, ma non si tratta di semplice cartografia digitale; attraverso la carta si accede infatti ad un sistema organizzato di informazioni, secondo percorsi che l’utente può scegliere liberamente. Nel testo del contributo gli autori, oltre a chiarire le motivazioni e il quadro epistemologico che stanno dietro alla loro proposta, illustrano le caratteristiche principali di un prodotto da loro stessi realizzato con riferimento ad un viaggio negli Stati Uniti: l’ipercarta “Amerigo”. Al testo si aggiunge una versione demo elettronica del prodotto realizzato. Il risultato è una particolare forma di narrazione che si snoda su itinerari e percorsi culturali diversificati alla ricerca di nuove dimensioni dell’immaginazione geografica. L’aspetto innovativo fondamentale è l’inserimento della dimensione soggettiva, legata all’esperienza diretta del viaggio, all’interno di un sistema di riferimento oggettivo, legato alle coordinate geografiche.
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