La comunità scientifica nel settore medico e ingegneristico-ambientale negli ultimi decenni ha condotto molteplici studi volti a caratterizzare l’esposizione della popolazione al particolato atmosferico (PM) al fine di determinare correlazioni con eventuali effetti negativi sulla salute umana. A tal scopo, particolare attenzione è stata rivolta al particolato fine (PM2.5) e ultrafine (UFPs, polveri con diametro inferiore a 100 nm) in quanto rappresentano le frazioni di PM in grado di raggiungere le regioni più profonde dell’apparato respiratorio. La misura dell’esposizione della popolazione a elevate concentrazioni di particelle è connessa in maniera imprescindibile all’analisi delle emissioni di polveri da diverse sorgenti antropiche. I dati storici delle emissioni evidenziano, infatti, che il principale contributo in termini di particolato fine e ultrafine è dovuto a processi industriali e al traffico veicolare. Tra gli impianti industriali, un caso particolarmente interessante è quello degli inceneritori che negli ultimi decenni hanno avuto un rapido sviluppo tecnologico con una forte riduzione delle emissioni per effetto di normative comunitarie e nazionali che hanno imposto l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per il trattamento delle emissioni al camino. Tuttavia, ad oggi non sono stati sviluppati né specifici apparati di abbattimento di UFPs, né condotte esaustive campagne di misura e monitoraggio presso gli impianti. Il presente lavoro si colloca in questo contesto e si prefigge quale obiettivo la caratterizzazione dimensionale e chimica delle polveri ultrafini in emissione da impianti d’incenerimento. In particolare, sono state misurate distribuzioni dimensionali e concentrazioni totali di polveri sia in emissione che prima del filtro a maniche in due diversi inceneritori al fine di valutare l’efficienza di abbattimento del filtro in termini di polveri ultrafini. Mediante analisi per attivazione neutronica strumentale (INAA) è stata condotta la caratterizzazione chimica delle UFPs in termini di metalli pesanti.
Emissioni di polveri ultrafini da impianti di incenerimento: efficienza di abbattimento e composizione chimica delle particelle
AVINO P
2011-01-01
Abstract
La comunità scientifica nel settore medico e ingegneristico-ambientale negli ultimi decenni ha condotto molteplici studi volti a caratterizzare l’esposizione della popolazione al particolato atmosferico (PM) al fine di determinare correlazioni con eventuali effetti negativi sulla salute umana. A tal scopo, particolare attenzione è stata rivolta al particolato fine (PM2.5) e ultrafine (UFPs, polveri con diametro inferiore a 100 nm) in quanto rappresentano le frazioni di PM in grado di raggiungere le regioni più profonde dell’apparato respiratorio. La misura dell’esposizione della popolazione a elevate concentrazioni di particelle è connessa in maniera imprescindibile all’analisi delle emissioni di polveri da diverse sorgenti antropiche. I dati storici delle emissioni evidenziano, infatti, che il principale contributo in termini di particolato fine e ultrafine è dovuto a processi industriali e al traffico veicolare. Tra gli impianti industriali, un caso particolarmente interessante è quello degli inceneritori che negli ultimi decenni hanno avuto un rapido sviluppo tecnologico con una forte riduzione delle emissioni per effetto di normative comunitarie e nazionali che hanno imposto l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per il trattamento delle emissioni al camino. Tuttavia, ad oggi non sono stati sviluppati né specifici apparati di abbattimento di UFPs, né condotte esaustive campagne di misura e monitoraggio presso gli impianti. Il presente lavoro si colloca in questo contesto e si prefigge quale obiettivo la caratterizzazione dimensionale e chimica delle polveri ultrafini in emissione da impianti d’incenerimento. In particolare, sono state misurate distribuzioni dimensionali e concentrazioni totali di polveri sia in emissione che prima del filtro a maniche in due diversi inceneritori al fine di valutare l’efficienza di abbattimento del filtro in termini di polveri ultrafini. Mediante analisi per attivazione neutronica strumentale (INAA) è stata condotta la caratterizzazione chimica delle UFPs in termini di metalli pesanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.