Nell'ambito di una caratterizzazione nutrizionale, è stato confrontato il contenuto in acidi grassi di cinque prodotti dietetici commerciali di Spirulina provenienti da varie parti del mondo con quello di un campione raccolto in natura di Spirulina platensis di origine cubana. Le informazioni note su questo campione (luogo di provenienza, tecnica di raccolta e trattamento subito) hanno permesso di considerare questo campione come riferimento e successivamente di confrontare i vari campioni commerciali con questo stesso. Riguardo la determinazione degli acidi grassi, è stata utilizzata una nuova metodica di estrazione che impiega CO2 supercritica come fluido estraente: la frazione oleosa così ottenuta è poi sottoposta a esterificazione, estrazione con etere di petrolio ed analisi gas-cromatografica con rivelazione a ionizzazione di fiamma (GC-FID). Questo metodo è stato altresì confrontato con il metodo tradizionale che prevede l’esterificazione, estrazione con solvente ed analisi GC-FID. Sono così state determinate le percentuali degli acidi grassi, singoli e totali, presenti nei vari campioni. Si nota una percentuale di acido palmitico variabile tra il 48,6% ed il 60,4%. Per quanto riguarda i restanti acidi grassi, lo spettro è abbastanza completo. Un’attenzione particolare è stata riservata all’acido *-linolenico. Per quanto riguarda il metodo di estrazione con CO2 supercritica, i risultati ottenuti non sono molto differenti ai precedenti: dal momento che l'aumento del recupero dei composti di interesse è minimo, risulta ancora migliore il metodo tradizionale. Una causa è da ricercarsi nella scarsa affinità della CO2 supercritica con gli acidi grassi polari, che costituiscono la quasi totalità della matrice lipidica della Spirulina.

Caratterizzazione tra Metodo di Estrazione Tradizionale e Metodo con CO2 Supercritica

AVINO P;
1999-01-01

Abstract

Nell'ambito di una caratterizzazione nutrizionale, è stato confrontato il contenuto in acidi grassi di cinque prodotti dietetici commerciali di Spirulina provenienti da varie parti del mondo con quello di un campione raccolto in natura di Spirulina platensis di origine cubana. Le informazioni note su questo campione (luogo di provenienza, tecnica di raccolta e trattamento subito) hanno permesso di considerare questo campione come riferimento e successivamente di confrontare i vari campioni commerciali con questo stesso. Riguardo la determinazione degli acidi grassi, è stata utilizzata una nuova metodica di estrazione che impiega CO2 supercritica come fluido estraente: la frazione oleosa così ottenuta è poi sottoposta a esterificazione, estrazione con etere di petrolio ed analisi gas-cromatografica con rivelazione a ionizzazione di fiamma (GC-FID). Questo metodo è stato altresì confrontato con il metodo tradizionale che prevede l’esterificazione, estrazione con solvente ed analisi GC-FID. Sono così state determinate le percentuali degli acidi grassi, singoli e totali, presenti nei vari campioni. Si nota una percentuale di acido palmitico variabile tra il 48,6% ed il 60,4%. Per quanto riguarda i restanti acidi grassi, lo spettro è abbastanza completo. Un’attenzione particolare è stata riservata all’acido *-linolenico. Per quanto riguarda il metodo di estrazione con CO2 supercritica, i risultati ottenuti non sono molto differenti ai precedenti: dal momento che l'aumento del recupero dei composti di interesse è minimo, risulta ancora migliore il metodo tradizionale. Una causa è da ricercarsi nella scarsa affinità della CO2 supercritica con gli acidi grassi polari, che costituiscono la quasi totalità della matrice lipidica della Spirulina.
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