La presenza di sostanze tossiche nei prodotti alimentari è stato da sempre un problema di grande rilevanza e influenza sociale sia per la natura sia per l’uomo. Nel corso degli anni sono state studiate e caratterizzate diverse sostanze presenti nell’ambiente, molte catalogate come tossiche, derivanti sia da fonti naturali sia da fonti industriali. Alcune di queste sostanze sono state ritenute particolarmente pericolose e quindi è nata l’esigenza di monitorarle e/o di cercare di limitarne il più possibile la concentrazione. In questo lavoro sono stati analizzati due composti classificati come probabili cancerogeni: gli ftalati nei vini e l’acrilammide nei cibi cotti. Lo studio sugli ftalati è stato messo a punto e validato utilizzando un metodo di arricchimento e preconcentrazione, che sfrutta la tecnica della SPE (Solid Phase Extraction) e utilizza come fase adsorbente il “carbograph 1”. Le analisi degli ftalati sono state condotte utilizzando tecniche cromatografiche, in primis con un sistema GC-FID e successivamente confermate con un sistema GC-MS (Ion Trap). La determinazione dell’acrilammide è stata effettuata adottando una tecnica di derivatizzazione con un agente derivatizzante alogenato, l’anidride tri-fluoro acetica (TFAA). La presenza di alogeni rende il derivato dell’acrilammide rivelabile con rivelatori ECD. Successivamente, il derivato dell’acrilammide è stato studiato e caratterizzato con il sistema GC-MS (Ion Trap). In entrambe le metodiche si rende necessario l’utilizzo del sistema GC-MS per dare conferma e aumentare la sensibilità del metodo. Inoltre entrambi i metodi risultano semplici, affidabili, riproducibili, poco costosi.
Sviluppo di metodi analitici per determinazioni affidabili in campo ambientale ed alimentare
Notardonato, Ivan
2010-03-26
Abstract
La presenza di sostanze tossiche nei prodotti alimentari è stato da sempre un problema di grande rilevanza e influenza sociale sia per la natura sia per l’uomo. Nel corso degli anni sono state studiate e caratterizzate diverse sostanze presenti nell’ambiente, molte catalogate come tossiche, derivanti sia da fonti naturali sia da fonti industriali. Alcune di queste sostanze sono state ritenute particolarmente pericolose e quindi è nata l’esigenza di monitorarle e/o di cercare di limitarne il più possibile la concentrazione. In questo lavoro sono stati analizzati due composti classificati come probabili cancerogeni: gli ftalati nei vini e l’acrilammide nei cibi cotti. Lo studio sugli ftalati è stato messo a punto e validato utilizzando un metodo di arricchimento e preconcentrazione, che sfrutta la tecnica della SPE (Solid Phase Extraction) e utilizza come fase adsorbente il “carbograph 1”. Le analisi degli ftalati sono state condotte utilizzando tecniche cromatografiche, in primis con un sistema GC-FID e successivamente confermate con un sistema GC-MS (Ion Trap). La determinazione dell’acrilammide è stata effettuata adottando una tecnica di derivatizzazione con un agente derivatizzante alogenato, l’anidride tri-fluoro acetica (TFAA). La presenza di alogeni rende il derivato dell’acrilammide rivelabile con rivelatori ECD. Successivamente, il derivato dell’acrilammide è stato studiato e caratterizzato con il sistema GC-MS (Ion Trap). In entrambe le metodiche si rende necessario l’utilizzo del sistema GC-MS per dare conferma e aumentare la sensibilità del metodo. Inoltre entrambi i metodi risultano semplici, affidabili, riproducibili, poco costosi.File | Dimensione | Formato | |
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