Introduzione: L’impianto di menisco collagenico (CMI) è una tecnica di ingegneria tissutale per il trattamento delle lesioni meniscali non riparabili e per la gestione dei postumi dolorosi di meniscectomie parziali. Materiale e metodi: Ottantanove pazienti sono stati trattati con il CMI dal 2001. Per la valutazione clinica sono state utilizzate le scale di Lysholm II e Tegner. A 6, 12, 24 mesi e quindi annualmente è stata eseguita una valutazione RM. Sono stati eseguiti 8 second look con biopsia dell’impianto (7 mesi-5 anni). Risultati: Il follow-up medio è stato superiore ai 5 anni (max 10). I punteggi della scala di Lysholm e Tegner sono migliorati significativamente 2 anni dopo l’intervento e sono rimasti immodificati a 5 anni in tutti tranne 8 pazienti. Alla RM il CMI era sempre visibile, anche se spesso appariva ridotto in dimensioni rispetto ad un menisco normale. L’analisi morfologica ha mostrato la presenza di tessuto ialino infiltrato da cellule e vasi. Conclusioni: I risultati clinici del CMI sono promettenti e stabili nel tempo. Lo scaffold si riassorbe progressivamente sostituito da un nuovo tessuto in genere di dimensioni inferiori a quelle dell’impianto originario e del menisco normale da cui differisce sia all’esame RM che istologico.

Sostituti meniscali

RONGA, MARIO;
2012-01-01

Abstract

Introduzione: L’impianto di menisco collagenico (CMI) è una tecnica di ingegneria tissutale per il trattamento delle lesioni meniscali non riparabili e per la gestione dei postumi dolorosi di meniscectomie parziali. Materiale e metodi: Ottantanove pazienti sono stati trattati con il CMI dal 2001. Per la valutazione clinica sono state utilizzate le scale di Lysholm II e Tegner. A 6, 12, 24 mesi e quindi annualmente è stata eseguita una valutazione RM. Sono stati eseguiti 8 second look con biopsia dell’impianto (7 mesi-5 anni). Risultati: Il follow-up medio è stato superiore ai 5 anni (max 10). I punteggi della scala di Lysholm e Tegner sono migliorati significativamente 2 anni dopo l’intervento e sono rimasti immodificati a 5 anni in tutti tranne 8 pazienti. Alla RM il CMI era sempre visibile, anche se spesso appariva ridotto in dimensioni rispetto ad un menisco normale. L’analisi morfologica ha mostrato la presenza di tessuto ialino infiltrato da cellule e vasi. Conclusioni: I risultati clinici del CMI sono promettenti e stabili nel tempo. Lo scaffold si riassorbe progressivamente sostituito da un nuovo tessuto in genere di dimensioni inferiori a quelle dell’impianto originario e del menisco normale da cui differisce sia all’esame RM che istologico.
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