La querela si concretizza in un atto contenente una manifestazione di volontà che presuppone un potere d’agire riconosciuto alla persona offesa dal reato ed è intesa a rimuovere un ostacolo alla perseguibilità di determinati reati. Il documento in cui tale volontà viene manifestata ha impulso processuale, e deve, necessariamente, confluire nel fascicolo del dibattimento unitamente alla c.d. ratifica, che contiene le indicazioni relative alla data e luogo di presentazione della querela, nonché all’identificazione del querelante tramite un valido documento. Qualora ciò non sia avvenuto, la relativa questione può essere proposta anche nel corso del dibattimento (art.491 c.p.p.), ovvero l’acquisizione può essere disposta dal giudice ai sensi della norma contenuta nell’art.507 c.p.p.
Identificazione del querelante e contenuto del fascicolo per il dibattimento, in Giur. It., 2006
CECANESE, Gianfederico
2006-01-01
Abstract
La querela si concretizza in un atto contenente una manifestazione di volontà che presuppone un potere d’agire riconosciuto alla persona offesa dal reato ed è intesa a rimuovere un ostacolo alla perseguibilità di determinati reati. Il documento in cui tale volontà viene manifestata ha impulso processuale, e deve, necessariamente, confluire nel fascicolo del dibattimento unitamente alla c.d. ratifica, che contiene le indicazioni relative alla data e luogo di presentazione della querela, nonché all’identificazione del querelante tramite un valido documento. Qualora ciò non sia avvenuto, la relativa questione può essere proposta anche nel corso del dibattimento (art.491 c.p.p.), ovvero l’acquisizione può essere disposta dal giudice ai sensi della norma contenuta nell’art.507 c.p.p.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.