Ragioni e razionalità. Alcune considerazioni sull'epistemologia di Raymond Boudon

Questo saggio tenta di evidenziare alcune potenzialità euristiche della teoria della razionalità messa a punto da Boudon, mettendola a confronto con alcuni tra i più importanti contributi all’epistemologia del Novecento: la teoria dell’argomentazione di Ch. Perelman, il razionalismo critico di K. Popper e H. Albert, la teoria della razionalità di L. von Mises, e la filosofia dell’azione di W. Dray. Vengono analizzate le analogie e le differenze tra il punto di vista di questi autori e quello del sociologo francese allo scopo di mettere in luce, attraverso l’utilizzo di un approccio comparativo, la peculiarità della teoria della razionalità “allargata” proposta da Boudon e la sua capacità di spiegare in termini individualistici le credenze collettive di tipo positivo e normativo. In questo modo si intende chiarire alcuni fondamentali presupposti filosofici e metodologici della sociologia interpretativa boudoniana, incentrata su un’analisi dei fenomeni sociali in termini di effetti intenzionali e soprattutto inintentionali di azioni individuali dettate da “buone ragioni”.