La pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo offre lo spunto per un’analisi della normativa francese che prevede l’"accouchement sous x" e che nega di conseguenza al figlio il diritto di conoscere le proprie origini. Viene successivamente esaminata la legge italiana su “Il diritto del minore a una famiglia” che consente al figlio di accedere alle informazioni riguardanti l’identità dei propri genitori biologici, tranne nel caso in cui la madre abbia chiesto di non essere menzionata nell’atto di nascita. A tutela di quei figli adottivi cui viene negata la possibilità di ritrovare le proprie origini, viene auspicato che questa scelta legislativa sia sostenuta da più articolate e pluralistiche costruzioni identitarie.
La Corte europea dei diritti dell’uomo e il divieto di ricerca della maternità naturale, nota alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 13 febbraio 2003
PICCININI, Silvia
2004-01-01
Abstract
La pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo offre lo spunto per un’analisi della normativa francese che prevede l’"accouchement sous x" e che nega di conseguenza al figlio il diritto di conoscere le proprie origini. Viene successivamente esaminata la legge italiana su “Il diritto del minore a una famiglia” che consente al figlio di accedere alle informazioni riguardanti l’identità dei propri genitori biologici, tranne nel caso in cui la madre abbia chiesto di non essere menzionata nell’atto di nascita. A tutela di quei figli adottivi cui viene negata la possibilità di ritrovare le proprie origini, viene auspicato che questa scelta legislativa sia sostenuta da più articolate e pluralistiche costruzioni identitarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
