L’arrivo a Roma poco dopo il 1570 dell’acqua delle sorgenti di Salone è un evento di grande rilievo storico, studiato finora specialmente nei suoi aspetti tecnico-amministrativi e negli effetti che, dando origine a molte nuove fontane, ebbe sull’immagine urbana. Questo studio rivolge invece l’attenzione, attraverso l’analisi dei registri delle lettere patenti rilasciate dalla Congregazione pontificia super fontibus e dei verbali delle sedute del Consiglio Capitolino, ai tempi e ai modi della diffusione della nuova acqua Vergine presso i privati. Il primo capitolo segue l’evolversi della procedura per la concessione: dalle prime proposte formulate verso il 1575 agli anni della costruzione della nuova rete idrica, fino al tempo in cui s’intervenne per riparare o migliorare gli impianti. Il secondo capitolo illustra i diversi tipi di concessione (onerosa, gratuita, in convenzione, come indennità di esproprio) ed evidenzia a quali soggetti ciascun tipo in prevalenza si rivolgeva. Il terzo capitolo presenta infine un quadro generale della diffusione dell’acqua di Salone al 1631, derivandolo dall’analisi di un censimento di tutte le utenze eseguito in quell’anno in vista di un’imposizione fiscale straordinaria. Quest’ultimo documento è integralmente trascritto e commentato.
L'uso privato dell'acqua Vergine dalla realizzazione della nuova rete alla revisione generale del 1631
ANTINORI, Aloisio
2010-01-01
Abstract
L’arrivo a Roma poco dopo il 1570 dell’acqua delle sorgenti di Salone è un evento di grande rilievo storico, studiato finora specialmente nei suoi aspetti tecnico-amministrativi e negli effetti che, dando origine a molte nuove fontane, ebbe sull’immagine urbana. Questo studio rivolge invece l’attenzione, attraverso l’analisi dei registri delle lettere patenti rilasciate dalla Congregazione pontificia super fontibus e dei verbali delle sedute del Consiglio Capitolino, ai tempi e ai modi della diffusione della nuova acqua Vergine presso i privati. Il primo capitolo segue l’evolversi della procedura per la concessione: dalle prime proposte formulate verso il 1575 agli anni della costruzione della nuova rete idrica, fino al tempo in cui s’intervenne per riparare o migliorare gli impianti. Il secondo capitolo illustra i diversi tipi di concessione (onerosa, gratuita, in convenzione, come indennità di esproprio) ed evidenzia a quali soggetti ciascun tipo in prevalenza si rivolgeva. Il terzo capitolo presenta infine un quadro generale della diffusione dell’acqua di Salone al 1631, derivandolo dall’analisi di un censimento di tutte le utenze eseguito in quell’anno in vista di un’imposizione fiscale straordinaria. Quest’ultimo documento è integralmente trascritto e commentato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.