Carducci e Carolina vissero un amore ispirato: a Carolina Carducci dedicò moltissimi dei suoi componimenti, chiamandola Lidia. Egli voleva creare un ideale di donna ispirato al mondo classico e arcadico, contro la delusione della sua vita reale e il crollo degli ideali rinascimentali. Carducci, infatti, era sposato con Elvira Menicucci e vide Carolina soltanto una dozzina di volte durante i sei anni (fino al 1878) della loro relazione, durante i quali Carolina lo tradì molte volte. Tuttavia, si scrissero circa 600 lettere. Il carteggio non racconta soltanto la loro storia d'amore, ma fornisce anche informazioni circa l'esegesi dei testi del poeta. E’, infine, interessante anche ricostruire quanto e come di quel carteggio ad oggi si è salvato, grazie all’intervento della moglie e della figlia di Carducci, coadiuvate dagli studi in merito della sua alunna prediletta, Anna Evangelisti.
LA LYDIA DE « L’ULTIMO FIGLIO DE’ POETI EOLII» NEL CARTEGGIO CARDUCCI-PIVA
Eleonora Rimolo
2017-01-01
Abstract
Carducci e Carolina vissero un amore ispirato: a Carolina Carducci dedicò moltissimi dei suoi componimenti, chiamandola Lidia. Egli voleva creare un ideale di donna ispirato al mondo classico e arcadico, contro la delusione della sua vita reale e il crollo degli ideali rinascimentali. Carducci, infatti, era sposato con Elvira Menicucci e vide Carolina soltanto una dozzina di volte durante i sei anni (fino al 1878) della loro relazione, durante i quali Carolina lo tradì molte volte. Tuttavia, si scrissero circa 600 lettere. Il carteggio non racconta soltanto la loro storia d'amore, ma fornisce anche informazioni circa l'esegesi dei testi del poeta. E’, infine, interessante anche ricostruire quanto e come di quel carteggio ad oggi si è salvato, grazie all’intervento della moglie e della figlia di Carducci, coadiuvate dagli studi in merito della sua alunna prediletta, Anna Evangelisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.