Intorno al santuario martiriale di S. Felice, lungo la via Neapolis-Abellinum sorse nella tarda antichità un abitato, noto nel IX secolo come Cimiterium e solo a partire dal Quattrocento con il nome di Cimitile. Grazie agli investimenti economici della famiglia Albertini, influente casata nolana in cerca di ascesa sociale, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del secolo successivo il casale di Cimitile subì un processo di riassetto e modernizzazione finalizzato ad adattare l’abitato a modelli urbanistici più complessi e organizzati. Intrecciando documentazione d’archivio, fonti erudite e testimonianze artistiche e archeologiche è possibile valutare i cambiamenti che nel corso del Seicento subì Cimitile nel tentativo di rendere l’abitato più funzionale e rappresentativo della sua crescente importanza nel comprensorio nolano.
La vita oltre il santuario: l’abitato di Cimitile nel Seicento tra fonti scritte, testimonianze artistiche ed evidenze archeologiche
Donnarumma I
2024-01-01
Abstract
Intorno al santuario martiriale di S. Felice, lungo la via Neapolis-Abellinum sorse nella tarda antichità un abitato, noto nel IX secolo come Cimiterium e solo a partire dal Quattrocento con il nome di Cimitile. Grazie agli investimenti economici della famiglia Albertini, influente casata nolana in cerca di ascesa sociale, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del secolo successivo il casale di Cimitile subì un processo di riassetto e modernizzazione finalizzato ad adattare l’abitato a modelli urbanistici più complessi e organizzati. Intrecciando documentazione d’archivio, fonti erudite e testimonianze artistiche e archeologiche è possibile valutare i cambiamenti che nel corso del Seicento subì Cimitile nel tentativo di rendere l’abitato più funzionale e rappresentativo della sua crescente importanza nel comprensorio nolano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.