Nell'ambito dei metodi di rilevamento 3D, il ruolo dei droni sta diventando sempre più importante. La capacità di avvicinarsi all'oggetto e di acquisire sia foto che video da punti altamente inaccessibili da terra rendono questi dispositivi uno strumento efficiente alla scala architettonica e territoriale, antropizzata o meno. Ancora più diffusi sono i cosiddetti sistemi aerei a pilotaggio remoto (UAS), inoffensivi e più leggeri di 250 g, a causa della semplificazione delle relative norme e dei continui miglioramenti nei loro dispositivi di acquisizione. I più avanzati programmi di fotomodellazione sono ora in grado di elaborare direttamente i videoclip, selezionando automaticamente le foto adatte per l'input negli algoritmi SIFT (Scale-Invariant Feature Transform) e SURF (Speeded Up Robust Features), aspetti essenziali della struttura dal movimento (SfM). Questo progresso tecnologico costituisce un salto significativo nell'automazione delle indagini SfM, soprattutto se effettuate con UAS. Con questo sfondo, il caso di studio qui presentato è la torre di avvistamento di Capo d'Omo, situata in cima al Monte Argentario vicino a Grosseto. Due le questioni affrontate: valutazione dell'affidabilità metrica di un modello ricostruito automaticamente da clip video (in questo caso, prelevato da un UAS) attraverso il confronto con un modello acquisito da un dispositivo sensore attivo; e uno studio delle sue potenzialità e dei possibili utilizzi nel flusso di lavoro SfM, considerando anche i limitati requisiti software e hardware necessari per la lavorazione di questo tipo di prodotto.

Using video for reconstruction in SfM, Trhe Capo d'Orlando Tower on Mount Argentario

Piero Barlozzini
;
2023-01-01

Abstract

Nell'ambito dei metodi di rilevamento 3D, il ruolo dei droni sta diventando sempre più importante. La capacità di avvicinarsi all'oggetto e di acquisire sia foto che video da punti altamente inaccessibili da terra rendono questi dispositivi uno strumento efficiente alla scala architettonica e territoriale, antropizzata o meno. Ancora più diffusi sono i cosiddetti sistemi aerei a pilotaggio remoto (UAS), inoffensivi e più leggeri di 250 g, a causa della semplificazione delle relative norme e dei continui miglioramenti nei loro dispositivi di acquisizione. I più avanzati programmi di fotomodellazione sono ora in grado di elaborare direttamente i videoclip, selezionando automaticamente le foto adatte per l'input negli algoritmi SIFT (Scale-Invariant Feature Transform) e SURF (Speeded Up Robust Features), aspetti essenziali della struttura dal movimento (SfM). Questo progresso tecnologico costituisce un salto significativo nell'automazione delle indagini SfM, soprattutto se effettuate con UAS. Con questo sfondo, il caso di studio qui presentato è la torre di avvistamento di Capo d'Omo, situata in cima al Monte Argentario vicino a Grosseto. Due le questioni affrontate: valutazione dell'affidabilità metrica di un modello ricostruito automaticamente da clip video (in questo caso, prelevato da un UAS) attraverso il confronto con un modello acquisito da un dispositivo sensore attivo; e uno studio delle sue potenzialità e dei possibili utilizzi nel flusso di lavoro SfM, considerando anche i limitati requisiti software e hardware necessari per la lavorazione di questo tipo di prodotto.
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