Il Diritto agrario: dalla terra oggetto ai rapporti territoriali

The land represents the heritage on which man walks, rests his homes and graves, and from this he must draw his nourishment and his enjoyment. The intimate bond that unites man to the land, whether he is a peasant or a large farmer, establishes the direct bond with the land but, at the same time, recognizes the complex set of relationships that take place. The art. 44 of the Constitution regulates the soil, understood in particular as productive land, res frugifera, functional for the production of goods necessary to satisfy the need for food self-sufficiency to be used in a sustainable way. The earth is therefore a natural resource that is being depleted but still necessary and indispensable for humanity and for the generations to come. The dimension that land takes on today is, in essence, that of an asset that generates resources, provides funding and sustenance, enables the performance of work activities, constitutes part of the historical memory of a community through the landscape that is drawn by the work of man and from nature, nourished with traditional and local products and can, therefore, be catalogued as a common good that is enjoyed (or should be enjoyed) directly or indirectly by the entire community of reference. Land is an expression of a close combination between the human community (whose identities are shaped by its territorial roots) and living Nature; its imprint now stands apart from the merely dominical and exclusive one historically found in the legal system.

La terra rappresenta il patrimonio su cui l’uomo cammina, poggia le sue case e le sue tombe e da questo deve trarre il suo nutrimento e il suo godimento. L’intimo legame che unisce l’uomo alla terra, sia egli contadino o grande coltivatore, sancisce il vincolo diretto con la terra ma al contempo riconosce l’insieme complesso dei rapporti che si realizzano. L’art. 44 Cost. disciplina il suolo, inteso segnatamente quale terra produttiva, res frugifera, funzionale alla produzione di beni necessari per soddisfare il bisogno dell’autosufficienza alimentare da utilizzare in modo sostenibile. La terra è dunque una risorsa naturale in corso di esaurimento ma ancora necessaria e indispensabile per l’umanità e per le generazioni a venire. La dimensione che oggi assume la terra è in sostanza quella di un bene che genera risorse, offre stanziamento e sostentamento, consente lo svolgimento di attività lavorative, costituisce parte della memoria storica di una comunità attraverso il paesaggio che viene disegnato dal lavoro dell’uomo e dalla natura, alimenta con prodotti della tradizione e del territorio e può, dunque, essere catalogata alla stregua di un bene comune che viene fruito (o dovrebbe essere fruito) direttamente o indirettamente dalla intera collettività di riferimento. La terra è espressione di una stretta combinazione tra la comunità umana (le cui identità sono plasmate dalle radici territoriali) e la Natura vivente; la sua impronta ormai si distacca da quella meramente dominicale ed esclusiva, storicamente presente nell’ordinamento giuridico.