Il contributo analizza i criteri normativi di determinazione del danno risarcibile nei giudizi di responsabilità degli amministratori di società di capitali per violazione degli obblighi di gestione conservativa del patrimonio sociale in conseguenza del verificarsi di una causa di scioglimento della società previsti dall'art. 2486, comma 3, c.c., introdotto dall'art. 378 CCII, anche alla luce del recente orientamento espresso da Cass. 28 febbraio 2024, n. 5252, soffermandosi in particolare sui vantaggi derivanti dalla loro applicazione per chi agisce in giudizio e sui limiti entro i quali gli amministratori possono dimostrare un diverso ammontare del danno.
Scioglimento di società di capitali e responsabilità degli amministratori dopo il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza
gian paolo la sala
2024-01-01
Abstract
Il contributo analizza i criteri normativi di determinazione del danno risarcibile nei giudizi di responsabilità degli amministratori di società di capitali per violazione degli obblighi di gestione conservativa del patrimonio sociale in conseguenza del verificarsi di una causa di scioglimento della società previsti dall'art. 2486, comma 3, c.c., introdotto dall'art. 378 CCII, anche alla luce del recente orientamento espresso da Cass. 28 febbraio 2024, n. 5252, soffermandosi in particolare sui vantaggi derivanti dalla loro applicazione per chi agisce in giudizio e sui limiti entro i quali gli amministratori possono dimostrare un diverso ammontare del danno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.