The growing complexity of today's society requires teachers being able to identify useful tools which can capture the attention of children and young people and involve them in school life. This target can be achieved through new ways of teaching that act on motivation and emotions. This work analyses learning in both the pedagogical-neuroscience relationship and the new educational and didactic models, developed on the basis of neuroscientific knowledge. The first phase of the research consisted of understanding the neurobiological mechanisms which affect the human brain developing and maturation process as well as the cognitive mechanisms activated and implemented by teaching strategies. In this phase the current development of neurobiology educative research in Italy were taken into consideration. In particular, neuroeducational and emotional learning research were analyzed. The next phase of the research was to enquiry the position of the Italian teachers as regards our field of investigation. For this purpose, we used a survey, focused on learning and emotional-motivational processes. Identifying how using emotions in the classroom and outline the teacher's profile able to do it and promote a more effective learning, was the target of this survey. Our results will be the basis for future studies on the contribution of neurosciences and emotions to teaching.

La sempre maggiore complessità della società contemporanea impone alle figure presenti nella agenzie educative di individuare strumenti utili a catturare l’attenzione di bambini e giovani, a coinvolgerli nella vita scolastica attraverso un nuovo modo di fare scuola. Tale obiettivo può essere raggiunto efficacemente attraverso il coinvolgimento attivo dei ragazzi in forme di apprendimento che agiscono in particolare sulla motivazione e sulle emozioni. Il tema generale della presente ricerca è lo studio dei processi di apprendimento nella relazione pedagogia- neuroscienze e l’analisi dei nuovi modelli educativi e didattici sviluppati sulla base delle conoscenze neuro scientifiche. Riteniamo che la ricaduta in ambito educativo degli studi neuroscientifici possa costituire un’importante base per ogni tipo di discorso concernente la formazione e che la conoscenza dei fenomeni biologici sottesi all’apprendimento possa fornire importanti risposte alla necessità della scuola e degli educatori di avere a disposizioni strategie didattiche più efficaci e rispondenti al target cui sono indirizzate. La prima fase della ricerca è stata l’approfondimento e la comprensione dei meccanismi neurobiologici che regolano e condizionano i processi di maturazione e di sviluppo del cervello umano e dei meccanismi cognitivi attivati e implementati da strategie didattiche adeguate. Sono stati presi in esame, a questo scopo, i nuovi modelli educativi sviluppati dai principali gruppi di ricerca italiani che si occupano di neurodidattica e apprendimento emotivo. La fase successiva della ricerca, immaginata come premessa essenziale ad un agire educativo-didattico che si intende mettere in piedi in studi futuri, è stata quella di indagare quale fosse la posizione dei docenti italiani rispetto al campo di indagine, attraverso la somministrazione di un questionario incentrato sulla dipendenza dei processi apprenditivi da quelli emotivo-motivazionali. Le emozioni poste al centro, quindi, per comprendere il modo in cui viene percepito il loro rapporto con la formazione e l’apprendimento, per individuare le possibilità di utilizzare le emozioni in aula e per delineare un profilo di docente che fa uso delle emozioni nel suo agire didattico.

Processi di apprendimento ed emozioni: il contributo delle neuroscienze alla scuola. Indagine tra i docenti italiani

TAMBURRELLI, CHIARA
2020-06-19

Abstract

The growing complexity of today's society requires teachers being able to identify useful tools which can capture the attention of children and young people and involve them in school life. This target can be achieved through new ways of teaching that act on motivation and emotions. This work analyses learning in both the pedagogical-neuroscience relationship and the new educational and didactic models, developed on the basis of neuroscientific knowledge. The first phase of the research consisted of understanding the neurobiological mechanisms which affect the human brain developing and maturation process as well as the cognitive mechanisms activated and implemented by teaching strategies. In this phase the current development of neurobiology educative research in Italy were taken into consideration. In particular, neuroeducational and emotional learning research were analyzed. The next phase of the research was to enquiry the position of the Italian teachers as regards our field of investigation. For this purpose, we used a survey, focused on learning and emotional-motivational processes. Identifying how using emotions in the classroom and outline the teacher's profile able to do it and promote a more effective learning, was the target of this survey. Our results will be the basis for future studies on the contribution of neurosciences and emotions to teaching.
Learning and emotions: the contribution of neurosciences to teaching. Survey among Italian teachers
19-giu-2020
La sempre maggiore complessità della società contemporanea impone alle figure presenti nella agenzie educative di individuare strumenti utili a catturare l’attenzione di bambini e giovani, a coinvolgerli nella vita scolastica attraverso un nuovo modo di fare scuola. Tale obiettivo può essere raggiunto efficacemente attraverso il coinvolgimento attivo dei ragazzi in forme di apprendimento che agiscono in particolare sulla motivazione e sulle emozioni. Il tema generale della presente ricerca è lo studio dei processi di apprendimento nella relazione pedagogia- neuroscienze e l’analisi dei nuovi modelli educativi e didattici sviluppati sulla base delle conoscenze neuro scientifiche. Riteniamo che la ricaduta in ambito educativo degli studi neuroscientifici possa costituire un’importante base per ogni tipo di discorso concernente la formazione e che la conoscenza dei fenomeni biologici sottesi all’apprendimento possa fornire importanti risposte alla necessità della scuola e degli educatori di avere a disposizioni strategie didattiche più efficaci e rispondenti al target cui sono indirizzate. La prima fase della ricerca è stata l’approfondimento e la comprensione dei meccanismi neurobiologici che regolano e condizionano i processi di maturazione e di sviluppo del cervello umano e dei meccanismi cognitivi attivati e implementati da strategie didattiche adeguate. Sono stati presi in esame, a questo scopo, i nuovi modelli educativi sviluppati dai principali gruppi di ricerca italiani che si occupano di neurodidattica e apprendimento emotivo. La fase successiva della ricerca, immaginata come premessa essenziale ad un agire educativo-didattico che si intende mettere in piedi in studi futuri, è stata quella di indagare quale fosse la posizione dei docenti italiani rispetto al campo di indagine, attraverso la somministrazione di un questionario incentrato sulla dipendenza dei processi apprenditivi da quelli emotivo-motivazionali. Le emozioni poste al centro, quindi, per comprendere il modo in cui viene percepito il loro rapporto con la formazione e l’apprendimento, per individuare le possibilità di utilizzare le emozioni in aula e per delineare un profilo di docente che fa uso delle emozioni nel suo agire didattico.
Neuroscience; Emotions; Emotional learning; Neuroeducation; Teacher training
Neuroscienze; Emozioni; Apprendimento emotivo; Neurodidattica; Formazione docenti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/98523
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