A causa dei processi geologici che continuamente subiscono fin dalla loro formazione, le rocce costituenti il sottosuolo individuano sistemi idrogeologici eterogenei. Grazie ad attività di campo effettuate in siffatti sistemi, nella fattispecie a Longano (Isernia, Italia meridionale), è stato possibile affinare lo spettro delle conoscenze inerenti al loro funzionamento idrogeologico. Nel caso di un sistema formato prevalentemente da formazioni a bassa permeabilità, anche quando a scala di bacino esso è in grado di tamponare significativamente il deflusso delle acque sotterranee, comportandosi di fatto come un aquitard, a causa della eterogeneità interna al sistema stesso le dinamiche inerenti alla circolazione idrica sotterranea possono rivelarsi particolarmente complesse. In altre parole, a causa dell'eterogeneità interna alla sequenza sedimentaria, principalmente dovuta alla presenza di orizzonti più permeabili e al reticolo di discontinuità strutturali, come faglie e fratture, le dinamiche idrogeologiche appaiono strettamente controllate dal comportamento dell'idrostruttura carbonatica adiacente, altamente ricettiva. Con riferimento, invece, ai sistemi idrogeologici ad alta ricettività, l'eterogeneità del mezzo acquifero, durante gli eventi di ricarica e di recessione, può comportare un non uniforme riequilibrio dei carichi idraulici. Ciò porta all'attivazione di ulteriori modificazioni del campo potenziale. Dette modificazioni potrebbero a loro volta propagarsi a valle, sia pure con un certo ritardo a causa delle porzioni del mezzo a minore permeabilità. Tuttavia, a causa della elevata ricettività dell'acquifero rispetto alle precipitazioni, le variazioni della configurazione del sistema di flusso possono essere in grado di regolare in modo significativo il funzionamento dinamico del sistema, contrastando o amplificando l'innalzamento o l'abbassamento generale del livello di falda. Nel complesso, i risultati di questi studi evidenziano l'importante ruolo giocato dalla distribuzione di permeabilità sul deflusso idrico sotterraneo. Infatti, le variazioni di permeabilità nel sottosuolo, anche nel caso di acquiferi ad alta permeabilità, possono rendere i circuiti di filtrazione più complessi di quanto finora ritenuto, con importanti implicazioni sulla gestione delle risorse idriche sotterranee. Donde la necessità di perfezionare ulteriormente le conoscenze sul loro funzionamento, soprattutto mediante attività sperimentali.
Groundwater flow in heterogeneous media containing aquitards
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2013-04-19
Abstract
A causa dei processi geologici che continuamente subiscono fin dalla loro formazione, le rocce costituenti il sottosuolo individuano sistemi idrogeologici eterogenei. Grazie ad attività di campo effettuate in siffatti sistemi, nella fattispecie a Longano (Isernia, Italia meridionale), è stato possibile affinare lo spettro delle conoscenze inerenti al loro funzionamento idrogeologico. Nel caso di un sistema formato prevalentemente da formazioni a bassa permeabilità, anche quando a scala di bacino esso è in grado di tamponare significativamente il deflusso delle acque sotterranee, comportandosi di fatto come un aquitard, a causa della eterogeneità interna al sistema stesso le dinamiche inerenti alla circolazione idrica sotterranea possono rivelarsi particolarmente complesse. In altre parole, a causa dell'eterogeneità interna alla sequenza sedimentaria, principalmente dovuta alla presenza di orizzonti più permeabili e al reticolo di discontinuità strutturali, come faglie e fratture, le dinamiche idrogeologiche appaiono strettamente controllate dal comportamento dell'idrostruttura carbonatica adiacente, altamente ricettiva. Con riferimento, invece, ai sistemi idrogeologici ad alta ricettività, l'eterogeneità del mezzo acquifero, durante gli eventi di ricarica e di recessione, può comportare un non uniforme riequilibrio dei carichi idraulici. Ciò porta all'attivazione di ulteriori modificazioni del campo potenziale. Dette modificazioni potrebbero a loro volta propagarsi a valle, sia pure con un certo ritardo a causa delle porzioni del mezzo a minore permeabilità. Tuttavia, a causa della elevata ricettività dell'acquifero rispetto alle precipitazioni, le variazioni della configurazione del sistema di flusso possono essere in grado di regolare in modo significativo il funzionamento dinamico del sistema, contrastando o amplificando l'innalzamento o l'abbassamento generale del livello di falda. Nel complesso, i risultati di questi studi evidenziano l'importante ruolo giocato dalla distribuzione di permeabilità sul deflusso idrico sotterraneo. Infatti, le variazioni di permeabilità nel sottosuolo, anche nel caso di acquiferi ad alta permeabilità, possono rendere i circuiti di filtrazione più complessi di quanto finora ritenuto, con importanti implicazioni sulla gestione delle risorse idriche sotterranee. Donde la necessità di perfezionare ulteriormente le conoscenze sul loro funzionamento, soprattutto mediante attività sperimentali.File | Dimensione | Formato | |
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