L’imponenza del patrimonio costituito dagli insediamenti agricoli ad habitat disperso e dei fabbricati rurali tradizionali edificati entro il XIX secolo rappresenta un segmento della storia della Sardegna. Lentamente un pezzo fondamentale della storia della Nurra, regione storica della Sardegna, si sta disperdendo nel suo segno architettonico più radicato e vistoso, quello dei cuili, semplici abitazioni dalla caratteristica forma allungata spesso posizionate in cima ad un’altura dalla quale la famiglia poteva vigilare sui terreni a pascolo. Abbattuti, abbandonati, spesso ruderi, fantasmi di un passato non più riproducibile, ma anche ristrutturati acriticamente in abitazioni e riconvertiti o meglio stravolti in strutture di dubbio gusto estetico adibite per agriturismo. Le leggi regionali intendono preservare queste forme tipiche del territorio, i materiali utilizzati in origine e certe proporzioni tra costruzioni e spazi esterni. L’obiettivo non è quello di recuperare una cultura dei cuili superata dalla storia piuttosto si vuole preservare un patrimonio edilizio di straordinario valore. La presente ricerca affronta lo studio dei cuili della Nurra ed il problema del rapporto tra il costruito e il territorio, focalizzando l’attenzione sulla stretta relazione che intercorre tra la dimensione dell’abitare e quella storico-culturale dei luoghi, studiando il complesso processo che ha prodotto il paesaggio-ambiente a seguito di una successione ininterrotta di fasi di stratificazione antropica. Si vuole offrire un contributo alla conoscenza dei luoghi, all’aggiornamento degli ambiti spaziali e dei fenomeni connessi con le agricolture del nord Sardegna e, più in generale, con la comunità che ruota attorno alle strutture insediative. In concreto, l’attività di ricerca ha fatto perno sui sopralluoghi svolti in campo, allo scopo di individuare i tipi edilizi più rappresentativi della regione storica della Nurra. Sono stati localizzati molti degli edifici rurali tradizionali “i cuili”, con l’obiettivo di documentarne il toponimo, la tipologia edilizia, lo stato di conservazione e l’ubicazione cartografica. Infine, e rimarcando il fatto che quest’area rurale ruota intorno a grandi città ed è soggetta a notevoli forze dinamiche quali le attività turistiche, lo studio disegna possibili linee guida per un recupero delle diverse forme di degrado in atto ed eventuali possibilità di riuso compatibile con le tradizioni dei luoghi e col paesaggio-ambiente.
Edifici rurali tradizionali del nord Sardegna. Metodologia di classificazione tipologica. Ipotesi di recupero e di riuso nel contesto del paesaggio rurale
-
2011-01-27
Abstract
L’imponenza del patrimonio costituito dagli insediamenti agricoli ad habitat disperso e dei fabbricati rurali tradizionali edificati entro il XIX secolo rappresenta un segmento della storia della Sardegna. Lentamente un pezzo fondamentale della storia della Nurra, regione storica della Sardegna, si sta disperdendo nel suo segno architettonico più radicato e vistoso, quello dei cuili, semplici abitazioni dalla caratteristica forma allungata spesso posizionate in cima ad un’altura dalla quale la famiglia poteva vigilare sui terreni a pascolo. Abbattuti, abbandonati, spesso ruderi, fantasmi di un passato non più riproducibile, ma anche ristrutturati acriticamente in abitazioni e riconvertiti o meglio stravolti in strutture di dubbio gusto estetico adibite per agriturismo. Le leggi regionali intendono preservare queste forme tipiche del territorio, i materiali utilizzati in origine e certe proporzioni tra costruzioni e spazi esterni. L’obiettivo non è quello di recuperare una cultura dei cuili superata dalla storia piuttosto si vuole preservare un patrimonio edilizio di straordinario valore. La presente ricerca affronta lo studio dei cuili della Nurra ed il problema del rapporto tra il costruito e il territorio, focalizzando l’attenzione sulla stretta relazione che intercorre tra la dimensione dell’abitare e quella storico-culturale dei luoghi, studiando il complesso processo che ha prodotto il paesaggio-ambiente a seguito di una successione ininterrotta di fasi di stratificazione antropica. Si vuole offrire un contributo alla conoscenza dei luoghi, all’aggiornamento degli ambiti spaziali e dei fenomeni connessi con le agricolture del nord Sardegna e, più in generale, con la comunità che ruota attorno alle strutture insediative. In concreto, l’attività di ricerca ha fatto perno sui sopralluoghi svolti in campo, allo scopo di individuare i tipi edilizi più rappresentativi della regione storica della Nurra. Sono stati localizzati molti degli edifici rurali tradizionali “i cuili”, con l’obiettivo di documentarne il toponimo, la tipologia edilizia, lo stato di conservazione e l’ubicazione cartografica. Infine, e rimarcando il fatto che quest’area rurale ruota intorno a grandi città ed è soggetta a notevoli forze dinamiche quali le attività turistiche, lo studio disegna possibili linee guida per un recupero delle diverse forme di degrado in atto ed eventuali possibilità di riuso compatibile con le tradizioni dei luoghi e col paesaggio-ambiente.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi_Idda.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato
Dimensione
12.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
12.35 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.