Il tema del paesaggio è sempre molto attuale, soprattutto in relazione alle trasformazioni repentine che talvolta non ci permettono di riconoscerne taluni caratteri. La sua dinamicità non può essere arrestata né ignorata, tuttavia gestire il paesaggio è un dovere civile, a meno di distruggere o degradare la funzionalità degli ecosistemi naturali e semi-naturali che ne costituiscono la base. In tale ambito, la presente tesi ha lo scopo di indagare la relazione tra il coinvolgimento delle comunità locali e la valutazione dei servizi ecosistemici (SE) come potenziale strumento per migliorare il processo decisorio finalizzato alla gestione del paesaggio, soprattutto focalizzandosi sul paesaggio rurale. La ricerca parte dall’analisi dei sistemi normativi e di indirizzo italiani ed europei in materia di paesaggio nei quali collocare le caratteristiche del paesaggio rurale, del quale sono descritte le fragilità e le potenzialità. Questi ultimi aspetti devono essere bilanciati da una pianificazione accorta ed integrata, dove tutti i diversi beneficiari sono chiamati a prendersi cura del paesaggio rurale per poter gestire il loro benessere futuro. Il coinvolgimento delle comunità locali è una priorità nella gestione del paesaggio, in quanto le persone che lo vivono e ne fruiscono hanno il dovere di comprendere come esso si stia trasformando e, in seguito ai loro bisogni e prospettive future, hanno la possibilità di decidere verso quale direzione orientare le azioni di gestione. Dunque, maggiore attenzione deve essere data alle pratiche di partecipazione nei processi decisori. Sono mostrati numerosi esempi dall’Europa, dall’Italia e dal Vermont che inquadrano il coinvolgimento delle comunità locali, attraverso svariate modalità, quale strumento fondamentale per raggiungere, innanzitutto, una visione comune, e successivamente per pianificare le azioni volte a migliorare la conservazione e/o la trasformazione del paesaggio secondo una linea di intervento condivisa. Includere gli stakeholder nella gestione del paesaggio è importante ma non sufficiente. Infatti, le persone che incidono sul paesaggio con le proprie azioni hanno una rilevante responsabilità nel guidare i cambiamenti delle funzioni degli ecosistemi e, di conseguenza, dei relativi servizi. Dunque, un passo fondamentale per migliorare la gestione del paesaggio è di accrescere e approfondire le conoscenze attraverso la valutazione dei SE. Viene data una visione generale dell’approccio dei SE, dalla scala globale a quella locale, concentrando l’attenzione soprattutto sull’importante ruolo giocato dalla percezione sociale dei SE del paesaggio espressa dagli stakeholders e come queste conoscenze possano essere integrate nei processi decisori. Per questo scopo si propone una metodologia definita “approccio duplice”, che include appunto due componenti, una costituita da dati oggettivi l’altra da dati soggettivi, finalizzato ad una gestione integrata e multidisciplinare del paesaggio. Infine, si mostra l’applicazione del “duplice approccio” nell’area della Riserva della Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise, nel centro-sud Italia. Tale ricerca è orientata soprattutto a conoscere i dati soggettivi correlati a questo paesaggio, in particolare mediante l’analisi della percezione dei SE espressa da diversi stakeholders, invece i dati oggettivi sono considerati già disponibili grazie a numerose ricerche condotte nell’area nel corso degli anni. Questa applicazione rappresenta un primo tentativo per mettere in pratica un approccio generale e teorico, risultato dall’analisi di buoni e stimolanti esempi, riportati nel presente lavoro di tesi.

Linking community engagement and ecosystem services assessment as a tool for the rural landscape management. An applicative case for the Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise Biosphere Reserve

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2015-04-22

Abstract

Il tema del paesaggio è sempre molto attuale, soprattutto in relazione alle trasformazioni repentine che talvolta non ci permettono di riconoscerne taluni caratteri. La sua dinamicità non può essere arrestata né ignorata, tuttavia gestire il paesaggio è un dovere civile, a meno di distruggere o degradare la funzionalità degli ecosistemi naturali e semi-naturali che ne costituiscono la base. In tale ambito, la presente tesi ha lo scopo di indagare la relazione tra il coinvolgimento delle comunità locali e la valutazione dei servizi ecosistemici (SE) come potenziale strumento per migliorare il processo decisorio finalizzato alla gestione del paesaggio, soprattutto focalizzandosi sul paesaggio rurale. La ricerca parte dall’analisi dei sistemi normativi e di indirizzo italiani ed europei in materia di paesaggio nei quali collocare le caratteristiche del paesaggio rurale, del quale sono descritte le fragilità e le potenzialità. Questi ultimi aspetti devono essere bilanciati da una pianificazione accorta ed integrata, dove tutti i diversi beneficiari sono chiamati a prendersi cura del paesaggio rurale per poter gestire il loro benessere futuro. Il coinvolgimento delle comunità locali è una priorità nella gestione del paesaggio, in quanto le persone che lo vivono e ne fruiscono hanno il dovere di comprendere come esso si stia trasformando e, in seguito ai loro bisogni e prospettive future, hanno la possibilità di decidere verso quale direzione orientare le azioni di gestione. Dunque, maggiore attenzione deve essere data alle pratiche di partecipazione nei processi decisori. Sono mostrati numerosi esempi dall’Europa, dall’Italia e dal Vermont che inquadrano il coinvolgimento delle comunità locali, attraverso svariate modalità, quale strumento fondamentale per raggiungere, innanzitutto, una visione comune, e successivamente per pianificare le azioni volte a migliorare la conservazione e/o la trasformazione del paesaggio secondo una linea di intervento condivisa. Includere gli stakeholder nella gestione del paesaggio è importante ma non sufficiente. Infatti, le persone che incidono sul paesaggio con le proprie azioni hanno una rilevante responsabilità nel guidare i cambiamenti delle funzioni degli ecosistemi e, di conseguenza, dei relativi servizi. Dunque, un passo fondamentale per migliorare la gestione del paesaggio è di accrescere e approfondire le conoscenze attraverso la valutazione dei SE. Viene data una visione generale dell’approccio dei SE, dalla scala globale a quella locale, concentrando l’attenzione soprattutto sull’importante ruolo giocato dalla percezione sociale dei SE del paesaggio espressa dagli stakeholders e come queste conoscenze possano essere integrate nei processi decisori. Per questo scopo si propone una metodologia definita “approccio duplice”, che include appunto due componenti, una costituita da dati oggettivi l’altra da dati soggettivi, finalizzato ad una gestione integrata e multidisciplinare del paesaggio. Infine, si mostra l’applicazione del “duplice approccio” nell’area della Riserva della Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise, nel centro-sud Italia. Tale ricerca è orientata soprattutto a conoscere i dati soggettivi correlati a questo paesaggio, in particolare mediante l’analisi della percezione dei SE espressa da diversi stakeholders, invece i dati oggettivi sono considerati già disponibili grazie a numerose ricerche condotte nell’area nel corso degli anni. Questa applicazione rappresenta un primo tentativo per mettere in pratica un approccio generale e teorico, risultato dall’analisi di buoni e stimolanti esempi, riportati nel presente lavoro di tesi.
22-apr-2015
Tavone, Angela
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/66391
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