Durante gli ultimi cinquanta anni, l’areale europeo della lontra euroasiatica (Lutra lutra) si è drammaticamente ridotto. Attualmente la lontra sembra stia recuperando in alcuni paesi europei, ma alcune popolazioni sono ancora frammentate e la specie è tuttora quasi assente dall’ Europa centrale. In Italia la situazione è particolarmente critica, con un piccola popolazione che sopravvive nei bacini merdionali, a sua volta divisa in due nuclei isolati. Promuovere l’espansione delle popolazioni redisidue è di vitale importanza per assicurare il mantenimento della diversità genetica e la persistenza a lungo termine della specie. A questo proposito i modelli di idoneità ambientale (HSM) rappresentano potenti strumenti per valutare la qualità degli habitat e produrre carte di distribuzione potenziale e dispersione naturale della specie. Il progetto di ricerca ha avuto come obiettivo primario l’individuazione dei fattori che influenzano la distribuzione della lontra in Italia e la messa a punto di modelli in grado di predire la distribuzione potenziale della specie a diverse scale, regionale e europea. Il modello a scala regionale riguarda il nucleo settentrionale dell’areale della lontra in Italia, principalmente costituito dalla regione Molise. Per quest’area è stato sviluppato un modello di idoneità ambientale deduttivo, basato sull’opinione degli esperti. Questo modello è stato utilizzato come base per effettuare un’analisi di connettività, longitudinale e laterale. Nella stessa area di studio sono stati sviluppati modelli inferenziali per testare la capacità di individuare potenziali aree di espansione per la specie. Per testare la capacità di predizione dei modelli sono stati usati dati raccolti in due campagne di rilevamento, una effettuata prima della colonizzazione e l’altra dopo la ricolonizzazione. Sono stati utilizzati l’ENFA (Environmental Niche Factor Analysis) e il GLM (Generalised Linear Model). Il primo approccio utilizza solo i dati di presenza, il secondo anche quelli di assenza. I due modelli sono stati calibrati con dati raccolti prima della colonizzazione e poi con i dati raccolti sul fiume ricolonizzato. I modelli sono stati comparati e i modelli sviluppati con i dati pre-colonizzazione sono stati validati con i dati post-colonizzazione. Questo studio ha dimostrato che i dati di assenza in una situazione di instabilità tra la specie e le aree idonee occupate portano ad errori di predizione. Nel modello a scala europea sono state considerate sia le condizioni climatiche attuali sia le predizioni relative ai cambiamenti climatici futuri. Nell’analisi sono state considerate le variabili ambientali che posso essere in relazione ai requisiti ecologici della specie, ovvero alla disponibilità di acqua, alla disponibilità di risorse trofiche, di siti di rifugio e al disturbo antropico. Gli scenari futuri sono stati ottenuti utilizzando i parametri disponibili relativi al raddoppio della CO2 nell’atmosfera (modello CCM3). I risultati hanno mostrato come a scala europea la distribuzione della lontra sia influenzata principalmente dalla disponibilità di acqua. La distribuzione attuale potenziale mostra larghe aree di habitat non idonei nel centro Europa, che limitano la connettività tra le tre sub-popolazioni occidentale, orientale e italiana. Gli scenari futuri indicano una potenziale perdita di habitat idonei nelle regioni occidentali, mentre in Europa centrale e orientale il modello predice un incremento. Le previsioni future indicano anche una diversa localizzazione dei corridoi di habitat che potrebbero favorire l’espansione e il collegamento delle popolazioni. Il modello è stato quindi integrato con i dati relativi alle aree protette. Il confronto ha permesso di individuare le aree più critiche che attualmente e in futuro dovranno essere preservate per garantire la sopravvivenza e il flusso genico delle popolazioni di lontra in Europa.
Multi-scale habitat suitability models for the Eurasian otter Lutra lutra
CIANFRANI, Carmen
2010-02-24
Abstract
Durante gli ultimi cinquanta anni, l’areale europeo della lontra euroasiatica (Lutra lutra) si è drammaticamente ridotto. Attualmente la lontra sembra stia recuperando in alcuni paesi europei, ma alcune popolazioni sono ancora frammentate e la specie è tuttora quasi assente dall’ Europa centrale. In Italia la situazione è particolarmente critica, con un piccola popolazione che sopravvive nei bacini merdionali, a sua volta divisa in due nuclei isolati. Promuovere l’espansione delle popolazioni redisidue è di vitale importanza per assicurare il mantenimento della diversità genetica e la persistenza a lungo termine della specie. A questo proposito i modelli di idoneità ambientale (HSM) rappresentano potenti strumenti per valutare la qualità degli habitat e produrre carte di distribuzione potenziale e dispersione naturale della specie. Il progetto di ricerca ha avuto come obiettivo primario l’individuazione dei fattori che influenzano la distribuzione della lontra in Italia e la messa a punto di modelli in grado di predire la distribuzione potenziale della specie a diverse scale, regionale e europea. Il modello a scala regionale riguarda il nucleo settentrionale dell’areale della lontra in Italia, principalmente costituito dalla regione Molise. Per quest’area è stato sviluppato un modello di idoneità ambientale deduttivo, basato sull’opinione degli esperti. Questo modello è stato utilizzato come base per effettuare un’analisi di connettività, longitudinale e laterale. Nella stessa area di studio sono stati sviluppati modelli inferenziali per testare la capacità di individuare potenziali aree di espansione per la specie. Per testare la capacità di predizione dei modelli sono stati usati dati raccolti in due campagne di rilevamento, una effettuata prima della colonizzazione e l’altra dopo la ricolonizzazione. Sono stati utilizzati l’ENFA (Environmental Niche Factor Analysis) e il GLM (Generalised Linear Model). Il primo approccio utilizza solo i dati di presenza, il secondo anche quelli di assenza. I due modelli sono stati calibrati con dati raccolti prima della colonizzazione e poi con i dati raccolti sul fiume ricolonizzato. I modelli sono stati comparati e i modelli sviluppati con i dati pre-colonizzazione sono stati validati con i dati post-colonizzazione. Questo studio ha dimostrato che i dati di assenza in una situazione di instabilità tra la specie e le aree idonee occupate portano ad errori di predizione. Nel modello a scala europea sono state considerate sia le condizioni climatiche attuali sia le predizioni relative ai cambiamenti climatici futuri. Nell’analisi sono state considerate le variabili ambientali che posso essere in relazione ai requisiti ecologici della specie, ovvero alla disponibilità di acqua, alla disponibilità di risorse trofiche, di siti di rifugio e al disturbo antropico. Gli scenari futuri sono stati ottenuti utilizzando i parametri disponibili relativi al raddoppio della CO2 nell’atmosfera (modello CCM3). I risultati hanno mostrato come a scala europea la distribuzione della lontra sia influenzata principalmente dalla disponibilità di acqua. La distribuzione attuale potenziale mostra larghe aree di habitat non idonei nel centro Europa, che limitano la connettività tra le tre sub-popolazioni occidentale, orientale e italiana. Gli scenari futuri indicano una potenziale perdita di habitat idonei nelle regioni occidentali, mentre in Europa centrale e orientale il modello predice un incremento. Le previsioni future indicano anche una diversa localizzazione dei corridoi di habitat che potrebbero favorire l’espansione e il collegamento delle popolazioni. Il modello è stato quindi integrato con i dati relativi alle aree protette. Il confronto ha permesso di individuare le aree più critiche che attualmente e in futuro dovranno essere preservate per garantire la sopravvivenza e il flusso genico delle popolazioni di lontra in Europa.File | Dimensione | Formato | |
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