La materia degli appalti pubblici costituisce la principale palestra per l’elaborazione di nuovi e più efficaci strumenti di tutela. Infatti, con la legge n. 142/92 era stata prevista per la prima volta in Italia la tutela risarcitoria per le imprese concorrenti alle gare pubbliche. Il riconoscimento della risarcibilità degli interessi legittimi, affermato dalla Cassazione nel 1999 con la sentenza numero 500 ha determinato, tra l'altro, una radicale trasformazione del sistema di tutela per le imprese concorrenti alle gare, in quanto alla tradizionale tutela conseguente all'annullamento dell'aggiudicazione è venuta ad affiancarsi la tutela risarcitoria. Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale in continua evoluzione, la tesi analizza il tema dei rapporti tra la tutela reintegratoria e risarcitoria, muovendo da una sintetica analisi dei rapporti tra queste forme di tutela nella disciplina codicistica, per esaminare poi «l’adattamento» dei principi enucleati alla fattispecie dei contratti pubblici. In particolare, lo studio si sofferma sulle teorie che giurisprudenza e dottrina hanno avanzato circa la natura giuridica della responsabilità della P.A., superando l'iniziale ricostruzione della Cassazione, che aveva ritenuto di inquadrare tale responsabilità nell'ambito della responsabilità extracontrattuale, per avvicinarla alla responsabilità contrattuale, attraverso la rielaborazione della risalente teoria dei rapporti contrattuali di fatto, ovvero attraverso una ricostruzione originale che valorizza le peculiarità dell’interesse legittimo pretensivo. Ulteriore questione esaminata - incidente sui rapporti tra tutela per equivalente ed in forma specifica - è quella della pregiudiziale amministrativa. Lo studio evidenzia il contrasto tra la giurisdizione ordinaria e quella amministrativa. Detto contrasto sembra aver trovato una soluzione a livello normativo, orientata dai principi contenuti nella nuova direttiva ricorsi – di cui vengono considerate le principali innovazioni tese a valorizzare l’effettività delle tutela attraverso un’applicazione più ampia del risarcimento in forma specifica - attraverso l'attribuzione al giudice amministrativo di una giurisdizione esclusiva (anche sul contratto). Quindi, la possibilità per il giudice amministrativo di fornire una effettiva tutela reintegratoria passa attraverso il riconoscimento della possibilità per lo stesso giudice di condannare l’amministrazione ad un facere specifico, ovvero condannare l'amministrazione a stipulare il contratto con il legittimo aggiudicatario. Sotto questo profilo si osserva che negli ultimi anni dottrina e giurisprudenza si sono confrontate attribuendo poteri più incisivi al giudice amministrativo fino al punto di configurare nel nostro ordinamento una azione di adempimento. Detta posizione dottrinaria sembra essere stata recepita dal legislatore che ha introdotto nello schema del nuovo codice amministrativo al fianco delle tradizionali azioni anche l'azione di adempimento.
Risarcimento per equivalente e reintegrazione in forma specifica nella materia degli appalti pubblici
CENICCOLA, Enrico
2010-07-02
Abstract
La materia degli appalti pubblici costituisce la principale palestra per l’elaborazione di nuovi e più efficaci strumenti di tutela. Infatti, con la legge n. 142/92 era stata prevista per la prima volta in Italia la tutela risarcitoria per le imprese concorrenti alle gare pubbliche. Il riconoscimento della risarcibilità degli interessi legittimi, affermato dalla Cassazione nel 1999 con la sentenza numero 500 ha determinato, tra l'altro, una radicale trasformazione del sistema di tutela per le imprese concorrenti alle gare, in quanto alla tradizionale tutela conseguente all'annullamento dell'aggiudicazione è venuta ad affiancarsi la tutela risarcitoria. Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale in continua evoluzione, la tesi analizza il tema dei rapporti tra la tutela reintegratoria e risarcitoria, muovendo da una sintetica analisi dei rapporti tra queste forme di tutela nella disciplina codicistica, per esaminare poi «l’adattamento» dei principi enucleati alla fattispecie dei contratti pubblici. In particolare, lo studio si sofferma sulle teorie che giurisprudenza e dottrina hanno avanzato circa la natura giuridica della responsabilità della P.A., superando l'iniziale ricostruzione della Cassazione, che aveva ritenuto di inquadrare tale responsabilità nell'ambito della responsabilità extracontrattuale, per avvicinarla alla responsabilità contrattuale, attraverso la rielaborazione della risalente teoria dei rapporti contrattuali di fatto, ovvero attraverso una ricostruzione originale che valorizza le peculiarità dell’interesse legittimo pretensivo. Ulteriore questione esaminata - incidente sui rapporti tra tutela per equivalente ed in forma specifica - è quella della pregiudiziale amministrativa. Lo studio evidenzia il contrasto tra la giurisdizione ordinaria e quella amministrativa. Detto contrasto sembra aver trovato una soluzione a livello normativo, orientata dai principi contenuti nella nuova direttiva ricorsi – di cui vengono considerate le principali innovazioni tese a valorizzare l’effettività delle tutela attraverso un’applicazione più ampia del risarcimento in forma specifica - attraverso l'attribuzione al giudice amministrativo di una giurisdizione esclusiva (anche sul contratto). Quindi, la possibilità per il giudice amministrativo di fornire una effettiva tutela reintegratoria passa attraverso il riconoscimento della possibilità per lo stesso giudice di condannare l’amministrazione ad un facere specifico, ovvero condannare l'amministrazione a stipulare il contratto con il legittimo aggiudicatario. Sotto questo profilo si osserva che negli ultimi anni dottrina e giurisprudenza si sono confrontate attribuendo poteri più incisivi al giudice amministrativo fino al punto di configurare nel nostro ordinamento una azione di adempimento. Detta posizione dottrinaria sembra essere stata recepita dal legislatore che ha introdotto nello schema del nuovo codice amministrativo al fianco delle tradizionali azioni anche l'azione di adempimento.File | Dimensione | Formato | |
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