Che le risorse forestali possano svolgere un ruolo importante nei processi di sviluppo rurale sembra ormai cosa ampiamente riconosciuta, sia dal mondo della ricerca che dal mondo istituzionale. Questo ruolo diviene ancor più strategico nelle aree montane ove l’importante presenza di risorse forestali si associa a delicati equilibri ambientali ed ecologici e a particolari sfide economiche e sociali. Nonostante questa riconosciuta importanza, in diversi contesti del territorio italiano si registra, però, la difficoltà di tradurre tali potenzialità in concreto contributo allo sviluppo rurale. Di sicuro tale possibilità è racchiusa nella dimensione multifunzionale cui la gestione delle risorse forestali deve mirare. Parliamo della capacità di fornire contemporaneamente più prodotti e più servizi (materiali e immateriali, remunerabili o senza mercato) a vantaggio delle comunità locali, dell’ambiente e del territorio rurale. La variabilità di interpretazioni e applicazioni del concetto di multifunzionalità forestale propone nuove sfide che coinvolgono più attori, dai professionisti ai policy e decision makers, dai proprietari forestali agli imprenditori della filiera. Anche i ricercatori sono chiamati in causa per affrontare in modo scientifico la questione di come tradurre in contributo reale allo sviluppo rurale le potenzialità racchiuse nel concetto di multifunzionalità forestale. Proprio questa mission rappresenta il principale obiettivo di indagine di questo dottorato. L’attività è stata sviluppata attraverso tre distinte esperienze di ricerca che hanno approfondito, secondo diversi approcci, i possibili legami che si possono instaurare fra multifunzionalità forestale e processi di sviluppo rurale a) La prima esperienza affronta il tema della funzione ricreativa e turistica delle aree forestali Natura 2000 in un territorio dell’entroterra appenninico centro-meridionale. Attraverso questionari, interviste e focus groups, la ricerca evidenzia come le aree forestali Natura 2000 possano offrire interessanti opportunità di diversificazione e qualificazione dell’offerta eco-agri-turistica locale, confermando come informazione, coinvolgimento e partecipazione attiva delle comunità locali siano elementi chiave di questo tipo percorsi di sviluppo rurale. b) La seconda esperienza affronta il tema dei prodotti forestali non legnosi come opportunità di animazione economica, sociale e culturale del territorio rurale. La ricerca si dedica al caso studio del “Noce di montagna”, una risorsa tradizionalmente importante per le comunità rurali appenniniche. Attraverso un approccio di indagine che integra analisi di tipo genetico e valutazioni di tipo socioeconomico, la ricerca lega le peculiarità organolettiche e genetiche di alcune popolazioni di noci all’antica pratica della transumanza realizzata sul Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, una secolare via armentizia lunga 211 km. Questa evidenza viene colta come opportunità per ipotizzare una strategia di valorizzazione win-win che permetta di connotare il prodotto noci come “Noci del Tratturo” e di rilanciare la promozione del Tratturo in chiave ecoturistica ed enogastronomica. c) La terza linea di ricerca si dedica ad approfondire il tema dei processi aggregativi del settore forestale. Sviluppata nell’ambito delle attività di indagine dell’Osservatorio Foreste dell’INEA, la ricerca si focalizza sul caso studio delle associazioni forestali del Piemonte costituite nel 2002 grazie ad un’azione dedicata dal PSR 2000-2006. Un’indagine dedicata evidenzia come queste associazioni svolgano l’importante ruolo di catalizzare attorno alla risorsa bosco gli interessi di un ampio gruppo di attori locali, divenendo loro stesse beneficiarie di altre misure PSR e promotrici di forest-based rural development.

Le risorse forestali nei processi di sviluppo rurale del territorio montano italiano: esperienze, strumenti e potenzialità in tre casi studio

MARANDOLA, Danilo
2012-05-10

Abstract

Che le risorse forestali possano svolgere un ruolo importante nei processi di sviluppo rurale sembra ormai cosa ampiamente riconosciuta, sia dal mondo della ricerca che dal mondo istituzionale. Questo ruolo diviene ancor più strategico nelle aree montane ove l’importante presenza di risorse forestali si associa a delicati equilibri ambientali ed ecologici e a particolari sfide economiche e sociali. Nonostante questa riconosciuta importanza, in diversi contesti del territorio italiano si registra, però, la difficoltà di tradurre tali potenzialità in concreto contributo allo sviluppo rurale. Di sicuro tale possibilità è racchiusa nella dimensione multifunzionale cui la gestione delle risorse forestali deve mirare. Parliamo della capacità di fornire contemporaneamente più prodotti e più servizi (materiali e immateriali, remunerabili o senza mercato) a vantaggio delle comunità locali, dell’ambiente e del territorio rurale. La variabilità di interpretazioni e applicazioni del concetto di multifunzionalità forestale propone nuove sfide che coinvolgono più attori, dai professionisti ai policy e decision makers, dai proprietari forestali agli imprenditori della filiera. Anche i ricercatori sono chiamati in causa per affrontare in modo scientifico la questione di come tradurre in contributo reale allo sviluppo rurale le potenzialità racchiuse nel concetto di multifunzionalità forestale. Proprio questa mission rappresenta il principale obiettivo di indagine di questo dottorato. L’attività è stata sviluppata attraverso tre distinte esperienze di ricerca che hanno approfondito, secondo diversi approcci, i possibili legami che si possono instaurare fra multifunzionalità forestale e processi di sviluppo rurale a) La prima esperienza affronta il tema della funzione ricreativa e turistica delle aree forestali Natura 2000 in un territorio dell’entroterra appenninico centro-meridionale. Attraverso questionari, interviste e focus groups, la ricerca evidenzia come le aree forestali Natura 2000 possano offrire interessanti opportunità di diversificazione e qualificazione dell’offerta eco-agri-turistica locale, confermando come informazione, coinvolgimento e partecipazione attiva delle comunità locali siano elementi chiave di questo tipo percorsi di sviluppo rurale. b) La seconda esperienza affronta il tema dei prodotti forestali non legnosi come opportunità di animazione economica, sociale e culturale del territorio rurale. La ricerca si dedica al caso studio del “Noce di montagna”, una risorsa tradizionalmente importante per le comunità rurali appenniniche. Attraverso un approccio di indagine che integra analisi di tipo genetico e valutazioni di tipo socioeconomico, la ricerca lega le peculiarità organolettiche e genetiche di alcune popolazioni di noci all’antica pratica della transumanza realizzata sul Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, una secolare via armentizia lunga 211 km. Questa evidenza viene colta come opportunità per ipotizzare una strategia di valorizzazione win-win che permetta di connotare il prodotto noci come “Noci del Tratturo” e di rilanciare la promozione del Tratturo in chiave ecoturistica ed enogastronomica. c) La terza linea di ricerca si dedica ad approfondire il tema dei processi aggregativi del settore forestale. Sviluppata nell’ambito delle attività di indagine dell’Osservatorio Foreste dell’INEA, la ricerca si focalizza sul caso studio delle associazioni forestali del Piemonte costituite nel 2002 grazie ad un’azione dedicata dal PSR 2000-2006. Un’indagine dedicata evidenzia come queste associazioni svolgano l’importante ruolo di catalizzare attorno alla risorsa bosco gli interessi di un ampio gruppo di attori locali, divenendo loro stesse beneficiarie di altre misure PSR e promotrici di forest-based rural development.
The role of forest resources in the development of mountainous rural areas of Italy: experiences, tools and potentialities in three case-studies
10-mag-2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/66270
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