La presente ricerca affronta il nodo delle interazioni tra le politiche di liberalizzazione e gli effetti pro-competitivi che esse producono –o dovrebbero produrre- in termini di maggiore concorrenza e migliore efficienza allocativa nei mercati considerati. Nello specifico, nell’ambito dei servizi pubblici, la trattazione ne prende in considerazione il segmento rappresentato dai servizi ad infrastruttura di rete. Quei servizi, cioè, per i quali il tratto peculiare è rappresentato dalla presenza di reti infrastrutturali, indispensabili all’erogazione del servizio. In particolare, dunque, sarà affrontato il mercato del gas. Prendendo le mosse da un inquadramento dogmatico dell’argomento, la ricerca si sviluppa nell’indagine sui nuovi paradigmi del diritto pubblico dell’economia. Una trattazione, dunque, in cui si intersecano elementi propri del diritto delle amministrazioni pubbliche, specificamente per quanto concerne l’assetto istituzionale ed organizzativo del mercato indagato - ivi compresi i nuovi scenari delineati dall’”erompere delle autorità indipendenti”, segnatamente quelle di regolazione-, nonché concetti propri dell’economia pubblica e delle sue istituzioni. E naturalmente le nozioni pubblicistiche classiche quali quelle di servizio pubblico, servizio pubblico locale, servizi di interesse economico generale, regolazione, concorrenza e gare per l’affidamento dei servizi. Non mancano, altresì, spunti di carattere commercialistico, in particolare per quanto concerne l’argomento dell’impresa pubblica, nelle differenti configurazioni assunte negli anni, con riferimento a quei servizi pubblici instabili tratteggiati attraverso una ricostruzione che va dalle modalità di gestione dei servizi al modello dell’in house providing, di creazione giurisprudenziale comunitaria ed attualmente sotto stretta osservazione, sia da parte della giurisprudenza che del legislatore nazionale, per gli effetti distorsivi sulla concorrenza prodotti da una applicazione che nella pratica si è rivelata sostanzialmente elusiva delle norme in materia di appalti pubblici. Fino ad arrivare, invadendo il terreno dei servizi pubblici locali, alle recenti e tutt’ora in corso aggregazioni e fusioni delle imprese multiutilities ex municipalizzate. Il tutto, nella cornice di quel ritorno ad un neosocialismo municipale, ossia al “recupero di una dimensione pubblica”, evidente in modo particolare nella disciplina –de jure condendo- dei servizi pubblici locali, i cui esiti appaiono particolarmente contraddittori, “al punto da portare a ritenere che gli anni ’90 segnino in materia, diversamente da quanto è avvenuto al centro, più una espansione che una riduzione dell’area di intervento pubblico.” (Cammelli, 2003) e tale da rendere paradossalmente provocatoria la domanda se sia in atto una “riduzione della sfera pubblica” . I riferimenti a cui si è accennato sono il risultato di molteplici fattori, politici ed istituzionali, giuridici ed economici. Nella trasformazione e modernizzazione delle categorie portanti del diritto pubblico dell’economia hanno concorso, in maniera decisiva, da un lato la modifica dell’assetto istituzionale e della Costituzione economica materiale, con particolare agli artt. 41 e 43 cost., innescati dal processo di integrazione europea e dall’innesto di concetti giuridici relativamente sconosciuti al nostro ordinamento quali il principio di concorrenza, nonché cause interne di natura politica e finanziaria quali l’esplosione del debito pubblico negli anni ’90. In definitiva, dunque, la presente analisi non si pone soltanto come una ricostruzione cronologica della dicotomia tra modelli gius-economici astratti –stato e mercato, liberalizzazioni e concorrenza, socialismo e neoliberismo, regolazione e libertà d’iniziativa economica- bensì come indagine compiuta che aspiri a delineare le ipotesi di correzione del modello attuale a partire dalle criticità riscontrate. Tale sforzo risulterà evidente –negli auspici di chi scrive- nella prospettazione di ipotesi di intervento concreto nel settore specificamente indagato -il mercato del gas- attraverso l’applicazione di concetto e di modelli giuspositivi precedentemente approfonditi in astratto.

Regolazione e concorrenza nei servizi a rete. Il mercato del gas

ROMANO, Massimo;ROMANO, Massimo
2010-03-01

Abstract

La presente ricerca affronta il nodo delle interazioni tra le politiche di liberalizzazione e gli effetti pro-competitivi che esse producono –o dovrebbero produrre- in termini di maggiore concorrenza e migliore efficienza allocativa nei mercati considerati. Nello specifico, nell’ambito dei servizi pubblici, la trattazione ne prende in considerazione il segmento rappresentato dai servizi ad infrastruttura di rete. Quei servizi, cioè, per i quali il tratto peculiare è rappresentato dalla presenza di reti infrastrutturali, indispensabili all’erogazione del servizio. In particolare, dunque, sarà affrontato il mercato del gas. Prendendo le mosse da un inquadramento dogmatico dell’argomento, la ricerca si sviluppa nell’indagine sui nuovi paradigmi del diritto pubblico dell’economia. Una trattazione, dunque, in cui si intersecano elementi propri del diritto delle amministrazioni pubbliche, specificamente per quanto concerne l’assetto istituzionale ed organizzativo del mercato indagato - ivi compresi i nuovi scenari delineati dall’”erompere delle autorità indipendenti”, segnatamente quelle di regolazione-, nonché concetti propri dell’economia pubblica e delle sue istituzioni. E naturalmente le nozioni pubblicistiche classiche quali quelle di servizio pubblico, servizio pubblico locale, servizi di interesse economico generale, regolazione, concorrenza e gare per l’affidamento dei servizi. Non mancano, altresì, spunti di carattere commercialistico, in particolare per quanto concerne l’argomento dell’impresa pubblica, nelle differenti configurazioni assunte negli anni, con riferimento a quei servizi pubblici instabili tratteggiati attraverso una ricostruzione che va dalle modalità di gestione dei servizi al modello dell’in house providing, di creazione giurisprudenziale comunitaria ed attualmente sotto stretta osservazione, sia da parte della giurisprudenza che del legislatore nazionale, per gli effetti distorsivi sulla concorrenza prodotti da una applicazione che nella pratica si è rivelata sostanzialmente elusiva delle norme in materia di appalti pubblici. Fino ad arrivare, invadendo il terreno dei servizi pubblici locali, alle recenti e tutt’ora in corso aggregazioni e fusioni delle imprese multiutilities ex municipalizzate. Il tutto, nella cornice di quel ritorno ad un neosocialismo municipale, ossia al “recupero di una dimensione pubblica”, evidente in modo particolare nella disciplina –de jure condendo- dei servizi pubblici locali, i cui esiti appaiono particolarmente contraddittori, “al punto da portare a ritenere che gli anni ’90 segnino in materia, diversamente da quanto è avvenuto al centro, più una espansione che una riduzione dell’area di intervento pubblico.” (Cammelli, 2003) e tale da rendere paradossalmente provocatoria la domanda se sia in atto una “riduzione della sfera pubblica” . I riferimenti a cui si è accennato sono il risultato di molteplici fattori, politici ed istituzionali, giuridici ed economici. Nella trasformazione e modernizzazione delle categorie portanti del diritto pubblico dell’economia hanno concorso, in maniera decisiva, da un lato la modifica dell’assetto istituzionale e della Costituzione economica materiale, con particolare agli artt. 41 e 43 cost., innescati dal processo di integrazione europea e dall’innesto di concetti giuridici relativamente sconosciuti al nostro ordinamento quali il principio di concorrenza, nonché cause interne di natura politica e finanziaria quali l’esplosione del debito pubblico negli anni ’90. In definitiva, dunque, la presente analisi non si pone soltanto come una ricostruzione cronologica della dicotomia tra modelli gius-economici astratti –stato e mercato, liberalizzazioni e concorrenza, socialismo e neoliberismo, regolazione e libertà d’iniziativa economica- bensì come indagine compiuta che aspiri a delineare le ipotesi di correzione del modello attuale a partire dalle criticità riscontrate. Tale sforzo risulterà evidente –negli auspici di chi scrive- nella prospettazione di ipotesi di intervento concreto nel settore specificamente indagato -il mercato del gas- attraverso l’applicazione di concetto e di modelli giuspositivi precedentemente approfonditi in astratto.
Regulation and market in infrastructural public services. Gas market
1-mar-2010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/66240
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