Gli obiettivi principali di questa ricerca sono da ravvisare nell'esigenza di analizzare il valore giuridico ed il ruolo del principio di precauzione, non solo nel contesto normativo ambientale nazionale e comunitario, ma anche nel progressivo cambiamento dei rapporti tra diritto e scienza. Per questo motivo quindi, si è scelto di dare il giusto rilievo anche agli sviluppi critici che hanno interessato l'approccio precauzionale nel diritto statunitense ed internazionale, cercando infine di valorizzare l'importanza di questo prezioso strumento normativo, nel disciplinare e guidare un settore chiave della ricerca e dello sviluppo economico e sociale, nella moderna Società del Rischio: quello delle Nanotecnologie . Nel corso della sua problematica evoluzione, il principio di precauzione si è prestato a molteplici interpretazioni, e tuttora la sua applicazione continua a dare luogo ad interminabili dispute in conseguenza della sua potenziale ambiguità: tuttavia l’applicazione del metodo precauzionale non deve essere intesa come un limite, ma piuttosto come uno stimolo alle attività di ricerca scientifica, al fine di ridurre considerevolmente la condizione di rischio, e quindi di fare chiarezza scientifica in quelle ipotesi connotate da forte incertezza, rendendo al contempo più sicure le applicazioni industriali. Per evitare quindi che il principio di precauzione rimanga una semplice dichiarazione di intenti, oppure venga interpretato esclusivamente secondo l’impostazione estrema del perseguimento del rischio zero, la ricerca si sofferma sull'individuazione di tutti quegli strumenti procedurali che ne consentono una applicazione realmente bilanciata, equilibrata e ragionevole nelle situazioni di incertezza scientifica: alla costante ricerca di un punto di equilibrio tra interessi economici, di tutela dell'ambiente e della salute. La ricerca infine, pone una certa attenzione anche alle nuove e diverse forme di decisione in grado di favorire il confronto ed il dialogo tra tutti gli interlocutori coinvolti nelle decisioni precauzionali: autorità decisionali, esperti scientifici, opinione pubblica informata, ed operatori economici. La richiesta dei cittadini di essere preventivamente informati e di partecipare alle decisioni che riguardano lo sviluppo tecnico-scientifico, si pone infatti perfettamente in linea con l’esigenza di individuare una comune convergenza di volontà e di azioni.
Principio di precauzione ed applicazioni nanotecnologiche
Cuoci, Rodolfo
2010-03-01
Abstract
Gli obiettivi principali di questa ricerca sono da ravvisare nell'esigenza di analizzare il valore giuridico ed il ruolo del principio di precauzione, non solo nel contesto normativo ambientale nazionale e comunitario, ma anche nel progressivo cambiamento dei rapporti tra diritto e scienza. Per questo motivo quindi, si è scelto di dare il giusto rilievo anche agli sviluppi critici che hanno interessato l'approccio precauzionale nel diritto statunitense ed internazionale, cercando infine di valorizzare l'importanza di questo prezioso strumento normativo, nel disciplinare e guidare un settore chiave della ricerca e dello sviluppo economico e sociale, nella moderna Società del Rischio: quello delle Nanotecnologie . Nel corso della sua problematica evoluzione, il principio di precauzione si è prestato a molteplici interpretazioni, e tuttora la sua applicazione continua a dare luogo ad interminabili dispute in conseguenza della sua potenziale ambiguità: tuttavia l’applicazione del metodo precauzionale non deve essere intesa come un limite, ma piuttosto come uno stimolo alle attività di ricerca scientifica, al fine di ridurre considerevolmente la condizione di rischio, e quindi di fare chiarezza scientifica in quelle ipotesi connotate da forte incertezza, rendendo al contempo più sicure le applicazioni industriali. Per evitare quindi che il principio di precauzione rimanga una semplice dichiarazione di intenti, oppure venga interpretato esclusivamente secondo l’impostazione estrema del perseguimento del rischio zero, la ricerca si sofferma sull'individuazione di tutti quegli strumenti procedurali che ne consentono una applicazione realmente bilanciata, equilibrata e ragionevole nelle situazioni di incertezza scientifica: alla costante ricerca di un punto di equilibrio tra interessi economici, di tutela dell'ambiente e della salute. La ricerca infine, pone una certa attenzione anche alle nuove e diverse forme di decisione in grado di favorire il confronto ed il dialogo tra tutti gli interlocutori coinvolti nelle decisioni precauzionali: autorità decisionali, esperti scientifici, opinione pubblica informata, ed operatori economici. La richiesta dei cittadini di essere preventivamente informati e di partecipare alle decisioni che riguardano lo sviluppo tecnico-scientifico, si pone infatti perfettamente in linea con l’esigenza di individuare una comune convergenza di volontà e di azioni.File | Dimensione | Formato | |
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