Osoiro Anes, trovatore si origine galega, è stato fino ad oggi identificato con un canonico della cattedrale di Santiago de Compostela, vissuto nel secondo quarto del XII secolo; i recenti studi che si presentano nella parte introduttiva di questo volume, tuttavia, permettono di retrodatare l’attività del trobador agli ultimi anni del XII secolo, rendendolo di fatto uno dei più antichi poeti della scuola lirica galego-portoghese di cui i canzonieri medievali ci abbiano trasmesso l’opera poetica. Cultore della cantiga de amor, il genere lirico che più d’ogni altro è debitore al grande modello occitano, Osoiro compendia mirabilmente nella sua pur breve opera il processo di acquisizione e rielaborazione peninsulare della poesia trobadorica provenzale. Gli evidenti influssi dell’arte di poeti come Peire Vidal o Bernart de Ventadorn si mescolano con il nascente gusto galego-portoghese, che predilige il lato oscuro della relazione amorosa fra il trovatore e la senhor, senza rinunciare al tipico “paradosso amoroso” che sta alla base della stessa ideologia della fin’amor elaborata dai poeti occitani. Osoiro Anes si situa dunque agli albori di una suola poetica che, da lì a poco, avrebbe conosciuto una diffusione capillare anche al di fuori della Galizia e del Portogallo settentrionale, fino ad lambire la sensibilità artistica del grande re-poeta Alfonso X El Sabio di Castiglia. Il volume propone l’edizione critica integrale delle cantigas di Osoiro, aperte da un’ampia introduzione e corredata di traduzione, note ai versi, rimario e glossario.

Osoiro Anes. Cantigas

MARCENARO, Simone
2012-01-01

Abstract

Osoiro Anes, trovatore si origine galega, è stato fino ad oggi identificato con un canonico della cattedrale di Santiago de Compostela, vissuto nel secondo quarto del XII secolo; i recenti studi che si presentano nella parte introduttiva di questo volume, tuttavia, permettono di retrodatare l’attività del trobador agli ultimi anni del XII secolo, rendendolo di fatto uno dei più antichi poeti della scuola lirica galego-portoghese di cui i canzonieri medievali ci abbiano trasmesso l’opera poetica. Cultore della cantiga de amor, il genere lirico che più d’ogni altro è debitore al grande modello occitano, Osoiro compendia mirabilmente nella sua pur breve opera il processo di acquisizione e rielaborazione peninsulare della poesia trobadorica provenzale. Gli evidenti influssi dell’arte di poeti come Peire Vidal o Bernart de Ventadorn si mescolano con il nascente gusto galego-portoghese, che predilige il lato oscuro della relazione amorosa fra il trovatore e la senhor, senza rinunciare al tipico “paradosso amoroso” che sta alla base della stessa ideologia della fin’amor elaborata dai poeti occitani. Osoiro Anes si situa dunque agli albori di una suola poetica che, da lì a poco, avrebbe conosciuto una diffusione capillare anche al di fuori della Galizia e del Portogallo settentrionale, fino ad lambire la sensibilità artistica del grande re-poeta Alfonso X El Sabio di Castiglia. Il volume propone l’edizione critica integrale delle cantigas di Osoiro, aperte da un’ampia introduzione e corredata di traduzione, note ai versi, rimario e glossario.
2012
978-88-430-6717-6
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