Diverse tipologie di fonti ci consentono per il Mezzogiorno e per l'età moderna di seguire e di raccontare la storia/le storie delle donne, aiutandoci a capire il perché di certe traiettorie, di certi percorsi virtuosi o di certe involuzioni e dispersioni di ricchezze, di intelligenze, di tradizioni. Nel caso molisano, le vicende amministrative che hanno modificato nei secoli i confini e quindi l’appartenenza di molte delle sue comunità a questa piuttosto che ad altre unità amministrative contermini (l’Abruzzo, la Campania la Puglia, se usiamo le diciture attuali), non rendono sempre facile rintracciare e seguire le piste di ricerca che le fonti, ci potrebbero fornire. E questo è particolarmente vero nel caso delle ricerche sulle donne. Una possibile fonte è tuttavia offerta dai protocolli notarili che, per quanto lunghi e complessi da utilizzare, sono solitamente ben conservati e possono offrirci informazioni preziose sulla vita delle donne dei piccoli e meno piccoli centri del Molise, diventando preziosissimi soprattutto vista l’assenza, spesso, di altre fonti alternative. Il contributo propone, in particolare, a titolo esemplificativo, quanto può emergere dall'analisi di alcuni testamenti, di donne che vivevano non solo in centri più grandi come Campobasso, ma anche in diverse comunità molisane dell'Alto Molise. Questa documentazione, conservata nell'Archivio di Stato di Campobasso, ci ha consentito di far luce sul ruolo delle donne nell'economia e nella società di un'area interna considerata spesso marginale e sostanzialmente statica. L'intento di questa prima ricognizione è stato tuttavia anche quello di suggerire possibili spunti per ulteriori ricerche.
Donne, economie e aree interne nel Molise in età moderna e contemporanea (secc. XV-XVII)
Ilaria Zilli
2022-01-01
Abstract
Diverse tipologie di fonti ci consentono per il Mezzogiorno e per l'età moderna di seguire e di raccontare la storia/le storie delle donne, aiutandoci a capire il perché di certe traiettorie, di certi percorsi virtuosi o di certe involuzioni e dispersioni di ricchezze, di intelligenze, di tradizioni. Nel caso molisano, le vicende amministrative che hanno modificato nei secoli i confini e quindi l’appartenenza di molte delle sue comunità a questa piuttosto che ad altre unità amministrative contermini (l’Abruzzo, la Campania la Puglia, se usiamo le diciture attuali), non rendono sempre facile rintracciare e seguire le piste di ricerca che le fonti, ci potrebbero fornire. E questo è particolarmente vero nel caso delle ricerche sulle donne. Una possibile fonte è tuttavia offerta dai protocolli notarili che, per quanto lunghi e complessi da utilizzare, sono solitamente ben conservati e possono offrirci informazioni preziose sulla vita delle donne dei piccoli e meno piccoli centri del Molise, diventando preziosissimi soprattutto vista l’assenza, spesso, di altre fonti alternative. Il contributo propone, in particolare, a titolo esemplificativo, quanto può emergere dall'analisi di alcuni testamenti, di donne che vivevano non solo in centri più grandi come Campobasso, ma anche in diverse comunità molisane dell'Alto Molise. Questa documentazione, conservata nell'Archivio di Stato di Campobasso, ci ha consentito di far luce sul ruolo delle donne nell'economia e nella società di un'area interna considerata spesso marginale e sostanzialmente statica. L'intento di questa prima ricognizione è stato tuttavia anche quello di suggerire possibili spunti per ulteriori ricerche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


