Gli impollinatori essenziali per l'agricoltura includono l'ape da miele europea, Apis mellifera L. In molte regioni del mondo sono state osservate riduzioni significative delle popolazioni di api allevate e selvatiche. Lo stato di salute e la longevità delle api sono influenzate negativamente da diverse variabili biotiche e abiotiche, come i cambiamenti nell'uso e nella gestione del territorio, pesticidi, cambiamenti climatici, pratiche apistiche, carenza di alimenti, parassiti e patogeni. A questo proposito, un microbiota sano è essenziale per garantire la salute e la vitalità delle api. Il microbiota intestinale svolge un ruolo cruciale nella crescita e nello sviluppo delle api, nella loro funzione immunitaria e nella difesa dai patogeni; un suo squilibrio, infatti, può compromettere la loro salute e al manifestarsi della Sindrome dello spopolamento degli alveari. Le infezioni causate da patogeni della covata, come Paenibacillus larvae (White) Ash et al. emend. Genersch et al. (peste americana) e Melissococcus plutonius corrig. (ex White) Bailey & Collins (peste europea), si manifestano nell’intestino delle api e possono causare perdite significative in apicoltura e agricoltura. Al momento la distruzione delle colonie sintomatiche e il monitoraggio degli apiari vicini sono gli unici rimedi per limitare la diffusione delle due malattie. L’utilizzo di antibiotici in apicoltura è da sconsigliare, in quanto residuano nei prodotti apistici e provocano disbiosi nella popolazione batterica intestinale delle api. Le terapie prolungate, così come la mancata devitalizzazione delle spore, possono causare o accelerare i processi di resistenza agli antibiotici. Secondo un consistente numero di studi, l'integrità del microbiota può essere correlata al rischio di malattia. L'uso di appropriati batteri lattici (LAB) come additivi nella dieta delle api può essere un’alternativa ecologica agli antibiotici. In questa ricerca, quattro ceppi di Lactiplantibacillus plantarum (Orla-Jensen) Zheng et al. (LP 31, LP 42, LP 148 e LP 179) e quattro di Apilactobacillus kunkeei (Edwards et al.) Zheng et al. (ALK 181, ALK 222, ALK 268 e ALK 385), isolati dal tratto gastrointestinale delle api, sono stati selezionati per la loro capacità in vitro di inibire P. larvae ATCC 9545 e M. plutonius ATCC 35311. L'attività antimicrobica del surnatante privo di cellule è stata valutata utilizzando la tecnica della diffusione su agar. Gli aloni risultanti sono stati misurati con un calibro ed espressi come diametro della zona di inibizione (ZOI). I valori della ZOI contro P. larvae variavano da 13,7±0,2 mm (ALK 385) e 13,9±0,4 mm (LP 179) a 16,3±0,2 mm (ALK 222). Nei test contro M. plutonius, la ZOI variava da un minimo di 12,0±0,2 mm (LP 179) a un massimo di 16,0±0,1 mm (LP 148). Sono necessarie ulteriori indagini per valutare in vivo il ruolo che questi LAB, utilizzati come integratori probiotici nella dieta, possono svolgere nel migliorare il benessere delle api e in strategie di biocontrollo di peste europea e peste americana. Le prime applicazioni dei nostri LAB in un apiario sperimentale hanno indicato un miglioramento dello stato di salute e della vitalità delle colonie trattate rispetto a quelle non trattate.

Biocontrollo della peste americana ed europea mediante batteri lattici isolati dal tratto gastrointestinale dell'ape

Albanese G.;Di Criscio D.;Ganassi S.;Letizia F.;Petrarca S.;Tedino C.;Testa B.;Iorizzo M.;De Cristofaro A.
2023-01-01

Abstract

Gli impollinatori essenziali per l'agricoltura includono l'ape da miele europea, Apis mellifera L. In molte regioni del mondo sono state osservate riduzioni significative delle popolazioni di api allevate e selvatiche. Lo stato di salute e la longevità delle api sono influenzate negativamente da diverse variabili biotiche e abiotiche, come i cambiamenti nell'uso e nella gestione del territorio, pesticidi, cambiamenti climatici, pratiche apistiche, carenza di alimenti, parassiti e patogeni. A questo proposito, un microbiota sano è essenziale per garantire la salute e la vitalità delle api. Il microbiota intestinale svolge un ruolo cruciale nella crescita e nello sviluppo delle api, nella loro funzione immunitaria e nella difesa dai patogeni; un suo squilibrio, infatti, può compromettere la loro salute e al manifestarsi della Sindrome dello spopolamento degli alveari. Le infezioni causate da patogeni della covata, come Paenibacillus larvae (White) Ash et al. emend. Genersch et al. (peste americana) e Melissococcus plutonius corrig. (ex White) Bailey & Collins (peste europea), si manifestano nell’intestino delle api e possono causare perdite significative in apicoltura e agricoltura. Al momento la distruzione delle colonie sintomatiche e il monitoraggio degli apiari vicini sono gli unici rimedi per limitare la diffusione delle due malattie. L’utilizzo di antibiotici in apicoltura è da sconsigliare, in quanto residuano nei prodotti apistici e provocano disbiosi nella popolazione batterica intestinale delle api. Le terapie prolungate, così come la mancata devitalizzazione delle spore, possono causare o accelerare i processi di resistenza agli antibiotici. Secondo un consistente numero di studi, l'integrità del microbiota può essere correlata al rischio di malattia. L'uso di appropriati batteri lattici (LAB) come additivi nella dieta delle api può essere un’alternativa ecologica agli antibiotici. In questa ricerca, quattro ceppi di Lactiplantibacillus plantarum (Orla-Jensen) Zheng et al. (LP 31, LP 42, LP 148 e LP 179) e quattro di Apilactobacillus kunkeei (Edwards et al.) Zheng et al. (ALK 181, ALK 222, ALK 268 e ALK 385), isolati dal tratto gastrointestinale delle api, sono stati selezionati per la loro capacità in vitro di inibire P. larvae ATCC 9545 e M. plutonius ATCC 35311. L'attività antimicrobica del surnatante privo di cellule è stata valutata utilizzando la tecnica della diffusione su agar. Gli aloni risultanti sono stati misurati con un calibro ed espressi come diametro della zona di inibizione (ZOI). I valori della ZOI contro P. larvae variavano da 13,7±0,2 mm (ALK 385) e 13,9±0,4 mm (LP 179) a 16,3±0,2 mm (ALK 222). Nei test contro M. plutonius, la ZOI variava da un minimo di 12,0±0,2 mm (LP 179) a un massimo di 16,0±0,1 mm (LP 148). Sono necessarie ulteriori indagini per valutare in vivo il ruolo che questi LAB, utilizzati come integratori probiotici nella dieta, possono svolgere nel migliorare il benessere delle api e in strategie di biocontrollo di peste europea e peste americana. Le prime applicazioni dei nostri LAB in un apiario sperimentale hanno indicato un miglioramento dello stato di salute e della vitalità delle colonie trattate rispetto a quelle non trattate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/139829
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