Fortemente contraddistinto dalle propaggini meridionali dell’appennino abruzzese, il Molise è stato, nei secoli e soprattutto a partire dalla prima età moderna, un territorio proiettato più verso le sue aree interne, con la loro allora florida economia agro-pastorale, e verso il suo entroterra che verso il suo mare. Tuttavia gli equilibri fra le sue zone interne e la costa, fra due modelli economici incentrati il primo sulle attività agro-pastorali e il secondo, soprattutto in passato, quasi esclusivamente sulla cerealicultura si sono venuti modificando nel corso del tempo arricchendosi ed articolandosi sia dal punto di vista delle produzioni agricole che delle altre attività produttive . L'evolversi del paesaggio agrario, il modificarsi delle scelte colturali e produttive connesse ad un crescente inserimento nei traffici commerciali del Mezzogiorno e dell'Italia fino ad un'espansione sui mercati globali, la riscoperta del mare e dell'economie ad esso connesse hanno determinato fra '800 e '900 una riorganizzazione sia delle gerarchie territoriali ed insediative che il costruirsi e il consolidarsi di tradizioni alimentari molto diverse a seconda delle zone che si considerano. Il volume cerca di dar conto di questi cambiamenti e delle loro implicazioni sia materiali che immateriali nel corso degli ultimi tre secoli proponendo anche una lettura prospettica di quelli che potrebbero essere oggi i punti di forza per uno sviluppo locale che ha inseguito, senza raggiungerla completamente, una tarda industrializzazione negli anni '70 del secolo scorso per poi accorgersi che le sue vocazioni tradizionali, in gran parte connessa alla terra e alle sue produzioni, rappresentavano ancora una base più solida su cui costruire un proprio specifico modello di crescita.
Tra montagne e mare. Produzioni, consumi e tradizioni alimentari del Molise (secc. XVIII-XX)
Ilaria Zilli
2024-01-01
Abstract
Fortemente contraddistinto dalle propaggini meridionali dell’appennino abruzzese, il Molise è stato, nei secoli e soprattutto a partire dalla prima età moderna, un territorio proiettato più verso le sue aree interne, con la loro allora florida economia agro-pastorale, e verso il suo entroterra che verso il suo mare. Tuttavia gli equilibri fra le sue zone interne e la costa, fra due modelli economici incentrati il primo sulle attività agro-pastorali e il secondo, soprattutto in passato, quasi esclusivamente sulla cerealicultura si sono venuti modificando nel corso del tempo arricchendosi ed articolandosi sia dal punto di vista delle produzioni agricole che delle altre attività produttive . L'evolversi del paesaggio agrario, il modificarsi delle scelte colturali e produttive connesse ad un crescente inserimento nei traffici commerciali del Mezzogiorno e dell'Italia fino ad un'espansione sui mercati globali, la riscoperta del mare e dell'economie ad esso connesse hanno determinato fra '800 e '900 una riorganizzazione sia delle gerarchie territoriali ed insediative che il costruirsi e il consolidarsi di tradizioni alimentari molto diverse a seconda delle zone che si considerano. Il volume cerca di dar conto di questi cambiamenti e delle loro implicazioni sia materiali che immateriali nel corso degli ultimi tre secoli proponendo anche una lettura prospettica di quelli che potrebbero essere oggi i punti di forza per uno sviluppo locale che ha inseguito, senza raggiungerla completamente, una tarda industrializzazione negli anni '70 del secolo scorso per poi accorgersi che le sue vocazioni tradizionali, in gran parte connessa alla terra e alle sue produzioni, rappresentavano ancora una base più solida su cui costruire un proprio specifico modello di crescita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.