La parola στάσις risale all'etimo greco ἵστημι, che significa "rimanere": questo antico verbo greco denota presenza, spazialità, permanenza. In queste pagine, stasi è la parola perfetta per descrivere la dimensione insolita costruita intorno a noi dall'avvento della pandemia di Covid durante i mesi di chiusura nella nostra nazione. I nostri movimenti e le attività quotidiane sono stati fermati, siamo stati costretti a rimanere in casa come forma di allontanamento sociale, o a rimanere chiusi nelle strutture sanitarie per chi vi svolge la professione. Questo articolo descrive tre figure ermeneutiche per la stasi, utilizzando suggestioni che la letteratura, le arti visive e la filosofia offrono da secoli: la notte, la soglia e la distanza. Tutti convergono per definire i contorni di un'etica che dovrebbe essere riaffermata nel presente, come piccoli pezzi di un mosaico riportato alla luce.
Etica della Stasi
Fabrizia Abbate
2020-01-01
Abstract
La parola στάσις risale all'etimo greco ἵστημι, che significa "rimanere": questo antico verbo greco denota presenza, spazialità, permanenza. In queste pagine, stasi è la parola perfetta per descrivere la dimensione insolita costruita intorno a noi dall'avvento della pandemia di Covid durante i mesi di chiusura nella nostra nazione. I nostri movimenti e le attività quotidiane sono stati fermati, siamo stati costretti a rimanere in casa come forma di allontanamento sociale, o a rimanere chiusi nelle strutture sanitarie per chi vi svolge la professione. Questo articolo descrive tre figure ermeneutiche per la stasi, utilizzando suggestioni che la letteratura, le arti visive e la filosofia offrono da secoli: la notte, la soglia e la distanza. Tutti convergono per definire i contorni di un'etica che dovrebbe essere riaffermata nel presente, come piccoli pezzi di un mosaico riportato alla luce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.