La fontana storica, persa la sua funzione originaria legata alla fornitura d’acqua potabile, oggi spesso rappresenta un problema di gestione per le amministrazioni pubbliche che sovente ne sono proprietarie, ma, nel con-tempo, costituisce anche una rilevante occasione di qualificazione dei luoghi in cui sono poste. Ciò accade perché in passato a questo genere di manufatto architettonico è stato affidato un ruolo importante nella definizione del disegno urbano che attualmente pare essere riemerso dopo un periodo di offuscamento dovuto al tentativo di forzare quel disegno alle necessità della contemporaneità. Ai nostri giorni, infatti, alla fontana è riconosciuta la capacità di riqualificare gli ambienti urbani e non solo quelli storici; in altri termini: si deve guardare a questo tipo di manufatto come ad uno dei possibili strumenti utili al recupero della qualità degli insediamenti abitativi dato che, come è noto, causa effetti benefici nei cittadini. Il lavoro svolto sulla fontana Fraterna della città d’Isernia prende spunto da queste considerazioni ed ha il merito, se così possiamo dire, di aver col-mato in parte la carenza d’informazioni e di aver filtrato ed ordinato i dati noti da tempo, compresi quelli tramandati oralmente dalla popolazione, of-frendo di queste informazioni una lettura organica e contemporanea. Ciò che abbiamo messo in campo è un percorso di conoscenza articolato su più livelli d’indagine nel quale il disegno ha avuto ampio spazio, soprattutto nella elaborazione dei documenti di sintesi finale dove la lettura critica-discrezionale dell’elaborato grafico ha consentito di ottenere maggiore inci-sività nella descrizione del bene architettonico.
Diario su un monumento identitario dall'aura svalutata
Piero Barlozzini
Co-primo
Membro del Collaboration Group
;
2020-01-01
Abstract
La fontana storica, persa la sua funzione originaria legata alla fornitura d’acqua potabile, oggi spesso rappresenta un problema di gestione per le amministrazioni pubbliche che sovente ne sono proprietarie, ma, nel con-tempo, costituisce anche una rilevante occasione di qualificazione dei luoghi in cui sono poste. Ciò accade perché in passato a questo genere di manufatto architettonico è stato affidato un ruolo importante nella definizione del disegno urbano che attualmente pare essere riemerso dopo un periodo di offuscamento dovuto al tentativo di forzare quel disegno alle necessità della contemporaneità. Ai nostri giorni, infatti, alla fontana è riconosciuta la capacità di riqualificare gli ambienti urbani e non solo quelli storici; in altri termini: si deve guardare a questo tipo di manufatto come ad uno dei possibili strumenti utili al recupero della qualità degli insediamenti abitativi dato che, come è noto, causa effetti benefici nei cittadini. Il lavoro svolto sulla fontana Fraterna della città d’Isernia prende spunto da queste considerazioni ed ha il merito, se così possiamo dire, di aver col-mato in parte la carenza d’informazioni e di aver filtrato ed ordinato i dati noti da tempo, compresi quelli tramandati oralmente dalla popolazione, of-frendo di queste informazioni una lettura organica e contemporanea. Ciò che abbiamo messo in campo è un percorso di conoscenza articolato su più livelli d’indagine nel quale il disegno ha avuto ampio spazio, soprattutto nella elaborazione dei documenti di sintesi finale dove la lettura critica-discrezionale dell’elaborato grafico ha consentito di ottenere maggiore inci-sività nella descrizione del bene architettonico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.