Tra i dualismi sociologici classici (individuo-società, azione- struttura, micro-macro) fa capolino quello che contrappone il globale al locale che, se da una parte permette di comprendere il fenomeno definito da Anthony Giddens del dis-embedding (dis-aggregazione, s-radicamento...) dall’altra sostanzia anche quello del re-embedding (aggregazione, radica- mento). Questo nuovo dualismo consiste in un’oscillazione continua tra l’«enuclearsi dei rapporti sociali dai contesti locali di interazione e il loro ristrutturarsi attraverso archi di spazio-tempo indefiniti» (Giddens, 1994: 32) e la manifestazione di nuove forme di radicamento dei rapporti sociali, attraverso una valorizzazione del ruolo dell’identità locale. Seguendo questo approccio, il dualismo globale-locale assume la fisionomia di un processo continuo in cui la dimensione macro e la dimensione micro, nella loro interdipendenza, sono entrambe essenziali per nuove esperienze di sviluppo. Di conseguenza, nelle società contemporanee globalizzate, il modello di sviluppo sempre più delocalizzato, si accompagna all’idea di sviluppo locale. Cosicché, in questo quadro, una comunità locale può essere definita come un attore strategico privilegiato dello sviluppo, quando le persone sono sempre più coinvolte nei processi decisionali che maggiormente li interessano e, di conseguenza, sono in grado di collaborare con i diversi attori locali pubblici per il buon governo della stessa comunità.
La co-creazione dello sviluppo locale
Daniela Grignoli
2019-01-01
Abstract
Tra i dualismi sociologici classici (individuo-società, azione- struttura, micro-macro) fa capolino quello che contrappone il globale al locale che, se da una parte permette di comprendere il fenomeno definito da Anthony Giddens del dis-embedding (dis-aggregazione, s-radicamento...) dall’altra sostanzia anche quello del re-embedding (aggregazione, radica- mento). Questo nuovo dualismo consiste in un’oscillazione continua tra l’«enuclearsi dei rapporti sociali dai contesti locali di interazione e il loro ristrutturarsi attraverso archi di spazio-tempo indefiniti» (Giddens, 1994: 32) e la manifestazione di nuove forme di radicamento dei rapporti sociali, attraverso una valorizzazione del ruolo dell’identità locale. Seguendo questo approccio, il dualismo globale-locale assume la fisionomia di un processo continuo in cui la dimensione macro e la dimensione micro, nella loro interdipendenza, sono entrambe essenziali per nuove esperienze di sviluppo. Di conseguenza, nelle società contemporanee globalizzate, il modello di sviluppo sempre più delocalizzato, si accompagna all’idea di sviluppo locale. Cosicché, in questo quadro, una comunità locale può essere definita come un attore strategico privilegiato dello sviluppo, quando le persone sono sempre più coinvolte nei processi decisionali che maggiormente li interessano e, di conseguenza, sono in grado di collaborare con i diversi attori locali pubblici per il buon governo della stessa comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.