Thanks to the approval of the ‘Third Sector Code’, a new step has been taken to enhance the contribution of social formations, of a more different kind, to the protection and concretisation of some relevant principles present in the Constitutional Charter. The implementation of the most recent regulatory reforms has favored the overcoming of the legislative obstacles with respect to the contribution provided by religious groups and by ecclesiastical bodies in the provision of services of social utility. Nevertheless, at the very moment of the legislative redefinition of the 'Third Sector', some significant derogations were made to comply with the special legislation which, from 1984 to the present, was bilaterally agreed between the State and the Churches for the discipline of the religious bodies. Therefore, a real tendency can be said to decrease the special treatment of ecclesiastical bodies which, by virtue of the new normative indications, can benefit from greater operational possibilities and a more gratifying presence in sectors adjacent to their traditional sphere of action.

Grazie all’approvazione del ‘Codice del Terzo Settore’, è stato compiuto un nuovo passaggio per la valorizzazione a livello ordinamentale del contributo delle formazioni sociali, di più diverso tipo, per la tutela e la concretizzazione di alcuni rilevanti principi presenti nella Carta costituzionale. La realizzazione delle più recenti riforme normative ha favorito il superamento degli ostacoli di carattere legislativo rispetto all’apporto fornito dai gruppi religiosi e dagli enti ecclesiastici nella erogazioni di prestazioni di utilità sociale. Ciononostante, proprio all’atto della ridefinizione legislativa del ‘Terzo Settore’, sono state poste in essere alcune significative deroghe all’osservanza della normativa speciale che, dal 1984 ad oggi, è stata bilateralmente convenuta tra lo Stato e le Chiese per la disciplina degli enti religiosi. Può dirsi in atto, pertanto, una reale tendenza verso il venir meno del trattamento particolare degli enti ecclesiastici che, in virtù delle nuove indicazioni normative, possono fruire di maggiori possibilità operative e di una più gratificante presenza in settori contigui alla propria tradizionale sfera d’azione.

Enti religiosi, 'Codice del Terzo Settore' e particolarità della disciplina legislativa bilateralmente convenuta

Parisi Marco
2019-01-01

Abstract

Thanks to the approval of the ‘Third Sector Code’, a new step has been taken to enhance the contribution of social formations, of a more different kind, to the protection and concretisation of some relevant principles present in the Constitutional Charter. The implementation of the most recent regulatory reforms has favored the overcoming of the legislative obstacles with respect to the contribution provided by religious groups and by ecclesiastical bodies in the provision of services of social utility. Nevertheless, at the very moment of the legislative redefinition of the 'Third Sector', some significant derogations were made to comply with the special legislation which, from 1984 to the present, was bilaterally agreed between the State and the Churches for the discipline of the religious bodies. Therefore, a real tendency can be said to decrease the special treatment of ecclesiastical bodies which, by virtue of the new normative indications, can benefit from greater operational possibilities and a more gratifying presence in sectors adjacent to their traditional sphere of action.
2019
978-88-495-4031-4
Grazie all’approvazione del ‘Codice del Terzo Settore’, è stato compiuto un nuovo passaggio per la valorizzazione a livello ordinamentale del contributo delle formazioni sociali, di più diverso tipo, per la tutela e la concretizzazione di alcuni rilevanti principi presenti nella Carta costituzionale. La realizzazione delle più recenti riforme normative ha favorito il superamento degli ostacoli di carattere legislativo rispetto all’apporto fornito dai gruppi religiosi e dagli enti ecclesiastici nella erogazioni di prestazioni di utilità sociale. Ciononostante, proprio all’atto della ridefinizione legislativa del ‘Terzo Settore’, sono state poste in essere alcune significative deroghe all’osservanza della normativa speciale che, dal 1984 ad oggi, è stata bilateralmente convenuta tra lo Stato e le Chiese per la disciplina degli enti religiosi. Può dirsi in atto, pertanto, una reale tendenza verso il venir meno del trattamento particolare degli enti ecclesiastici che, in virtù delle nuove indicazioni normative, possono fruire di maggiori possibilità operative e di una più gratificante presenza in settori contigui alla propria tradizionale sfera d’azione.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/89797
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact