«Una “costante” della storia mi pare possa dirsi l’aspirazione e la tendenza degli uomini all’unità, ad una unità sempre maggiore». Sono queste le parole che introducono l’intervento di Alcide De Gasperi alla tavola rotonda sull’Europa che si tenne a Roma il 13 ottobre 1953, intitolato: “Il problema spirituale e culturale dell’Europa considerato nella sua unità storica, e i mezzi per esprimere tale unità in termini attuali”. Lo statista italiano considerava una tendenza spontanea quella che va da aggregati di scala minore, come il comune, le province e le nazioni, ad aggregati più ampi che possano rispondere al “desiderio di Dio” che tutti gli uomini siano uno: “Ut unum sint” (Giovanni, XVII; 22).
Se l'aspirazione all'unità non è più una costante
flavio felice
2019-01-01
Abstract
«Una “costante” della storia mi pare possa dirsi l’aspirazione e la tendenza degli uomini all’unità, ad una unità sempre maggiore». Sono queste le parole che introducono l’intervento di Alcide De Gasperi alla tavola rotonda sull’Europa che si tenne a Roma il 13 ottobre 1953, intitolato: “Il problema spirituale e culturale dell’Europa considerato nella sua unità storica, e i mezzi per esprimere tale unità in termini attuali”. Lo statista italiano considerava una tendenza spontanea quella che va da aggregati di scala minore, come il comune, le province e le nazioni, ad aggregati più ampi che possano rispondere al “desiderio di Dio” che tutti gli uomini siano uno: “Ut unum sint” (Giovanni, XVII; 22).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.