Sin dagli anni immediatamente successivi l’Unità d’Italia, i ministri della Pubblica Istruzione si adoperarono affinché nelle scuole elementari italiane si diffondessero manuali e testi adeguati per assicurare da un lato un supporto reale ai processi di alfabetizzazione e di formazione etico civile degli italiani e, dall’altro, una maggiore uniformità sul piano didattico. Un ruolo fondamentale venne, dunque, attribuito ai libri di testo e, a tal fine, la normativa istituì ed assegnò a diversi organismi il controllo e la revisione dei libri di testo nel corso del primo quarantennio postunitario. Alla luce delle suggestioni offerte dalla più recente storiografia dell’educazione il volume prende in esame la ricca documentazione prodotta in occasione della ricognizione promossa dal ministro Bargoni nel 1869 e dalla indagine avviata dal ministro Bonghi nel 1874 per rilevare la circolazione, la distribuzione e la qualità dei libri di testo nelle scuole elementari. I rapporti prodotti dai consigli scolastici provinciali nel 1869 e le relazioni redatte dagli ispettori scolastici provinciali costituiscono la ricchissima base documentaria attraverso la quale viene sviluppata un’analisi particolareggiata non solo della circolazione e della distribuzione dei libri didattici nelle scuole elementari italiane suddivisa per le discipline previste dai programmi stabiliti dal ministro Coppino nel 1867; ma anche delle valutazioni che furono elaborate dalle commissioni a livello provinciale e dal personale ispettivo preposto per le indagini, espresse nella documentazione inedita oggi conservata presso l’Archivio Centrale dello Stato e in questa sede riportata integralmente.

«Nonostante tanto diluvio di libri scolastici». I libri di testo per le scuole elementari e le indagini ministeriali di Bargoni e Bonghi durante gli anni della Destra storica (1869-1875), 2 Edizione

BARAUSSE Alberto
2018-01-01

Abstract

Sin dagli anni immediatamente successivi l’Unità d’Italia, i ministri della Pubblica Istruzione si adoperarono affinché nelle scuole elementari italiane si diffondessero manuali e testi adeguati per assicurare da un lato un supporto reale ai processi di alfabetizzazione e di formazione etico civile degli italiani e, dall’altro, una maggiore uniformità sul piano didattico. Un ruolo fondamentale venne, dunque, attribuito ai libri di testo e, a tal fine, la normativa istituì ed assegnò a diversi organismi il controllo e la revisione dei libri di testo nel corso del primo quarantennio postunitario. Alla luce delle suggestioni offerte dalla più recente storiografia dell’educazione il volume prende in esame la ricca documentazione prodotta in occasione della ricognizione promossa dal ministro Bargoni nel 1869 e dalla indagine avviata dal ministro Bonghi nel 1874 per rilevare la circolazione, la distribuzione e la qualità dei libri di testo nelle scuole elementari. I rapporti prodotti dai consigli scolastici provinciali nel 1869 e le relazioni redatte dagli ispettori scolastici provinciali costituiscono la ricchissima base documentaria attraverso la quale viene sviluppata un’analisi particolareggiata non solo della circolazione e della distribuzione dei libri didattici nelle scuole elementari italiane suddivisa per le discipline previste dai programmi stabiliti dal ministro Coppino nel 1867; ma anche delle valutazioni che furono elaborate dalle commissioni a livello provinciale e dal personale ispettivo preposto per le indagini, espresse nella documentazione inedita oggi conservata presso l’Archivio Centrale dello Stato e in questa sede riportata integralmente.
2018
978-88-6760-393-0
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