The coupling of self-determination and self-fulfilment, highlighted by Stang Dahl, the Norwegian jurist (1989), offers a possible interpretation of the Italian Constitution: autonomy and self-determination are protected by the inviolability of the rights enshrined in Art. 2 of our Constitution, while self-fulfilment involves the task of the Republic as a whole of enabling the “full development of the human person and the actual participation (....) in the political, economic and social organization of the Country” envisaged in Art. 3. Considering the fact that an individual may belong to many groups and that each person embodies a unique and original cultural synthesis, this article reflects on the relationship between the Italian legal system and the indissolubility of gender and sex with race, social class and other conditions such as age, sexual orientation, religion, the condition of migrant (Martha Minow), offering a gender-based reading of the political principles laid down in the Constitution.

Il binomio esistente tra l’autodeterminazione e l’autorealizzazione, messo a fuoco dalla giurista norvegese Stang Dahl (1989), offre una possibile lettura della Costituzione italiana: l’autonomia e l’autodeterminazione sono presidiate dalla inviolabilità dei diritti sancita dall’art. 2 della Costituzione mentre l’autorealizzazione coinvolge il compito dell’intera Repubblica di rendere possibile il “pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” previsto nell’art. 3. A partire dalla consapevolezza delle appartenenze plurime di ogni individuo e della sintesi culturale unica e originale di cui è portatrice ogni persona, ci si prefigge di riflettere sul rapporto tra ordinamento giuridico italiano e l’indissolubilità del genere e del sesso con la razza, la classe sociale e le altre condizioni come l’età, l’orientamento sessuale, la religione, la condizione di migrante (Martha Minow), in modo da configurare una rilettura sessuata dei principi politici normativizzati in Costituzione.

Autonomy and Self-Realization of Migrant Women. Constitutional Aspects

RONCHETTI, LAURA
2016-01-01

Abstract

The coupling of self-determination and self-fulfilment, highlighted by Stang Dahl, the Norwegian jurist (1989), offers a possible interpretation of the Italian Constitution: autonomy and self-determination are protected by the inviolability of the rights enshrined in Art. 2 of our Constitution, while self-fulfilment involves the task of the Republic as a whole of enabling the “full development of the human person and the actual participation (....) in the political, economic and social organization of the Country” envisaged in Art. 3. Considering the fact that an individual may belong to many groups and that each person embodies a unique and original cultural synthesis, this article reflects on the relationship between the Italian legal system and the indissolubility of gender and sex with race, social class and other conditions such as age, sexual orientation, religion, the condition of migrant (Martha Minow), offering a gender-based reading of the political principles laid down in the Constitution.
2016
978-1-47245576-5
Il binomio esistente tra l’autodeterminazione e l’autorealizzazione, messo a fuoco dalla giurista norvegese Stang Dahl (1989), offre una possibile lettura della Costituzione italiana: l’autonomia e l’autodeterminazione sono presidiate dalla inviolabilità dei diritti sancita dall’art. 2 della Costituzione mentre l’autorealizzazione coinvolge il compito dell’intera Repubblica di rendere possibile il “pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” previsto nell’art. 3. A partire dalla consapevolezza delle appartenenze plurime di ogni individuo e della sintesi culturale unica e originale di cui è portatrice ogni persona, ci si prefigge di riflettere sul rapporto tra ordinamento giuridico italiano e l’indissolubilità del genere e del sesso con la razza, la classe sociale e le altre condizioni come l’età, l’orientamento sessuale, la religione, la condizione di migrante (Martha Minow), in modo da configurare una rilettura sessuata dei principi politici normativizzati in Costituzione.
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