I processi di generazione di aerosol negli ambienti indoor possono contribuire in modo significativo alla dose giornaliera di particelle depositate nell’apparato respiratorio umano. La loro caratterizzazione dimensionale è essenziale per poi poterne stimare le relative dosi respiratorie. A tal fine è stata misurata la distribuzione dimensionale del particolato in un ambiente indoor residenziale (0,8 h-1 ricambi d’aria), in presenza di sorgenti combustive (combustione di gas metano, cottura su griglia) e non (pulizia tramite aspirapolvere). Le misure di aerosol sono state effettuate con un Fast Mobility Particle Sizer (FMPS 3091 TSI). Le dosi depositate nell’apparato respiratorio (Figura 1) sono state stimate mediante il Multiple-Path Particle Dosimetry model (MPPD v2.1, ARA 2009), utilizzando il modello di polmone stocastico (60mo percentile). Il contributo percentuale delle dosi stimate (Manigrasso et al. 2015) alla dose giornaliera totale (2.15 × 1011 particelle, Buonanno et al. 2011) varia dal 1,3% (utilizzo di aspirapolvere) al 12,9 % (cottura di carne su griglia). Le dosi depositate nell’apparato respiratorio sono costituite quasi esclusivamente da particolato ultrafine. Il loro contributo massimo è dovuto a particelle di 11 nm depositate alla 18ma generazione (combustione metano e pulizia con aspirapolvere) ed a particelle di 45 nm depositate alla 21ma generazione (cottura di carne su griglia).
Particolato ultrafine in ambiente indoor, dosi di aerosol depositate nell’apparato respiratorio
AVINO P
2016-01-01
Abstract
I processi di generazione di aerosol negli ambienti indoor possono contribuire in modo significativo alla dose giornaliera di particelle depositate nell’apparato respiratorio umano. La loro caratterizzazione dimensionale è essenziale per poi poterne stimare le relative dosi respiratorie. A tal fine è stata misurata la distribuzione dimensionale del particolato in un ambiente indoor residenziale (0,8 h-1 ricambi d’aria), in presenza di sorgenti combustive (combustione di gas metano, cottura su griglia) e non (pulizia tramite aspirapolvere). Le misure di aerosol sono state effettuate con un Fast Mobility Particle Sizer (FMPS 3091 TSI). Le dosi depositate nell’apparato respiratorio (Figura 1) sono state stimate mediante il Multiple-Path Particle Dosimetry model (MPPD v2.1, ARA 2009), utilizzando il modello di polmone stocastico (60mo percentile). Il contributo percentuale delle dosi stimate (Manigrasso et al. 2015) alla dose giornaliera totale (2.15 × 1011 particelle, Buonanno et al. 2011) varia dal 1,3% (utilizzo di aspirapolvere) al 12,9 % (cottura di carne su griglia). Le dosi depositate nell’apparato respiratorio sono costituite quasi esclusivamente da particolato ultrafine. Il loro contributo massimo è dovuto a particelle di 11 nm depositate alla 18ma generazione (combustione metano e pulizia con aspirapolvere) ed a particelle di 45 nm depositate alla 21ma generazione (cottura di carne su griglia).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.