«La letteratura in senso stretto, e cioè la fantasia, sempre detiene e comunica più verità di quelle discipline che si ritiene attingano alla più oggettiva verità». In questa frase, Leonardo Sciascia condensa il senso profondo della sua concezione della scrittura come verità e dell’intellettuale come colui che ha il compito di analizzare la realtà celata dietro le maschere e di descriverla senza infingimenti. Il valore del letterato non risiede infatti – secondo Sciascia – in una funzione estetizzante e decorativa, ma nel fatto che egli, con la sua opera, ci aiuta «a vivere nella verità». A partire da queste premesse, l’Autrice ripercorre l’intera opera di Sciascia con l’intento di cogliervi – nell’ottica degli studi su diritto e letteratura – la visione che lo scrittore siciliano aveva della mafia e dell’omertà, intesa come silenzio sia degli onesti che dei disonesti.
Il significato dell'omertà in Leonardo Sciascia
Simonelli Maria Ausilia
2017-01-01
Abstract
«La letteratura in senso stretto, e cioè la fantasia, sempre detiene e comunica più verità di quelle discipline che si ritiene attingano alla più oggettiva verità». In questa frase, Leonardo Sciascia condensa il senso profondo della sua concezione della scrittura come verità e dell’intellettuale come colui che ha il compito di analizzare la realtà celata dietro le maschere e di descriverla senza infingimenti. Il valore del letterato non risiede infatti – secondo Sciascia – in una funzione estetizzante e decorativa, ma nel fatto che egli, con la sua opera, ci aiuta «a vivere nella verità». A partire da queste premesse, l’Autrice ripercorre l’intera opera di Sciascia con l’intento di cogliervi – nell’ottica degli studi su diritto e letteratura – la visione che lo scrittore siciliano aveva della mafia e dell’omertà, intesa come silenzio sia degli onesti che dei disonesti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.