Diritto, letteratura, narrazioni. Percorsi della rappresentanza politica nel Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro

A partire dagli anni immediatamente successivi all’unificazione, il racconto della scena politica e dalla vita parlamentare costituì uno dei temi centrali del panorama narrativo della nuova Italia. Tradizionale oggetto di studio per la critica letteraria, il ‘romanzo parlamentare’ rappresenta un prezioso punto di orientamento anche per lo storico del diritto poiché tra le sue pagine è possibile scorgere i principali campi di tensione che investivano il complesso percorso di modernizzazione istituzionale del nostro paese. In questa prospettiva, il saggio si propone di analizzare alcuni tratti del fenomeno della rappresentanza politica tra Otto e Novecento attraverso il ‘filtro’ del Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro. Sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società italiana, il romanzo del narratore vicentino testimoniava con forza le istanze di un radicale rinnovamento del sistema parlamentare, un progetto che partendo dal problema della partecipazione politica dei cattolici all’indomani del Non expedit, finiva per coinvolgere le spinose questioni relative ai limiti del mandato elettorale, al suffragio, al ruolo dei partiti politici all’interno delle istituzioni dello stato liberale.