Il 18 febbraio del 1479 il maniscalco napoletano Cola de Jennaro, prigioniero del sovrano di Tunisi da ben diciotto anni, portava a compimento la trascrizione di un volgarizzamento dal Liber marescalcie di Giordano Ruffo, opera in latino del sec. XIII sull’allevamento e la cura del cavallo che godette di una notevole fortuna: di esso infatti conosciamo oggi non meno di 189 testimoni (173 manoscritti e 16 a stampa), in 8 varietà linguistiche differenti: latino, italoromanzo, francese, occitanico, catalano, galego, ebraico e tedesco. Il presente volume offre l’edizione con glossario del manoscritto Vat. lat. 10001 della Biblioteca Apostolica Vaticana, che tramanda la singolare redazione tunisina del trattato, finora inedita. Lo studio presenta l’autore e il contesto in cui operò e la tradizione del testo. Fornisce poi l’analisi del codice, ricostruendone la storia, e del lessico del trattato. Si aggiunge così un nuovo tassello al composito e frastagliato quadro della tradizione testuale del Liber marescalcie, gettando nel contempo luce su un interessante episodio della storia mediterranea dell’italoromanzo.
Cola de Jennaro, "Della natura del cavallo e sua nascita" (Tunisi, 1479). Edizione di un volgarizzamento dal "Liber marescalcie" di Giordano Ruffo
MONTINARO, Antonio
2017-01-01
Abstract
Il 18 febbraio del 1479 il maniscalco napoletano Cola de Jennaro, prigioniero del sovrano di Tunisi da ben diciotto anni, portava a compimento la trascrizione di un volgarizzamento dal Liber marescalcie di Giordano Ruffo, opera in latino del sec. XIII sull’allevamento e la cura del cavallo che godette di una notevole fortuna: di esso infatti conosciamo oggi non meno di 189 testimoni (173 manoscritti e 16 a stampa), in 8 varietà linguistiche differenti: latino, italoromanzo, francese, occitanico, catalano, galego, ebraico e tedesco. Il presente volume offre l’edizione con glossario del manoscritto Vat. lat. 10001 della Biblioteca Apostolica Vaticana, che tramanda la singolare redazione tunisina del trattato, finora inedita. Lo studio presenta l’autore e il contesto in cui operò e la tradizione del testo. Fornisce poi l’analisi del codice, ricostruendone la storia, e del lessico del trattato. Si aggiunge così un nuovo tassello al composito e frastagliato quadro della tradizione testuale del Liber marescalcie, gettando nel contempo luce su un interessante episodio della storia mediterranea dell’italoromanzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.