In Italo Calvino tra innovazione e tradizione si ripercorrono, attraverso scansioni euristiche essenziali e rigorose, le tappe fondamentali della narrativa calviniana, individuandone le forme costitutive del complesso e poliedrico “sistema” compositivo. Il connotato inedito e stimolante dell’organico ma articolato lavoro monografico, tale da arricchire di nuovi elementi conoscitivi la fortuna critica dell’autore, è rappresentato dai parametri di “lettura”, che focalizzano e convogliano i molteplici versanti della prosa facendoli interagire con gli scritti teorici di Calvino, secondo una metodologia di approccio tesa a contestualizzare al suo pensiero le opere che ne segnarono l’evoluzione soprattutto in rapporto al modernismo novecentesco e al poststrutturalismo. Di questo itinerario concettuale, che mette intenzionalmente al centro della ricerca l’uomo nelle sue varie sfumature, e della tecnica del linguaggio (o dei linguaggi), di volta in volta vista nella variegata complessità anche di raffinato esercizio intellettuale, senza tralasciarne le strutture diegetiche, Montella disegna i tratti sostanziali, indagandoli nella loro specificità letteraria, in modo da caratterizzare in maniera coerente e innovativa l’esegesi critica. Alla narrativa più matura dedica, nella parte conclusiva del volume, pagine attente a rilevare la fondamentale e ininterrotta unità di pensiero, pur nell’apparente antitesi di una scrittura intensa e proteiforme, che avvicina e, al tempo stesso, nega il consolatorio supporto della letteratura tradizionale. Si delinea, pertanto, un processo ermeneutico che intende l’opera letteraria come funzione esistenziale nella ricerca della “leggerezza”, come reazione al peso di vivere, ma anche come categoria metastorica da traslare nelle scritture di questo nuovo Millennio.
ITALO CALVINO. TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE
MONTELLA, Luigi
2016-01-01
Abstract
In Italo Calvino tra innovazione e tradizione si ripercorrono, attraverso scansioni euristiche essenziali e rigorose, le tappe fondamentali della narrativa calviniana, individuandone le forme costitutive del complesso e poliedrico “sistema” compositivo. Il connotato inedito e stimolante dell’organico ma articolato lavoro monografico, tale da arricchire di nuovi elementi conoscitivi la fortuna critica dell’autore, è rappresentato dai parametri di “lettura”, che focalizzano e convogliano i molteplici versanti della prosa facendoli interagire con gli scritti teorici di Calvino, secondo una metodologia di approccio tesa a contestualizzare al suo pensiero le opere che ne segnarono l’evoluzione soprattutto in rapporto al modernismo novecentesco e al poststrutturalismo. Di questo itinerario concettuale, che mette intenzionalmente al centro della ricerca l’uomo nelle sue varie sfumature, e della tecnica del linguaggio (o dei linguaggi), di volta in volta vista nella variegata complessità anche di raffinato esercizio intellettuale, senza tralasciarne le strutture diegetiche, Montella disegna i tratti sostanziali, indagandoli nella loro specificità letteraria, in modo da caratterizzare in maniera coerente e innovativa l’esegesi critica. Alla narrativa più matura dedica, nella parte conclusiva del volume, pagine attente a rilevare la fondamentale e ininterrotta unità di pensiero, pur nell’apparente antitesi di una scrittura intensa e proteiforme, che avvicina e, al tempo stesso, nega il consolatorio supporto della letteratura tradizionale. Si delinea, pertanto, un processo ermeneutico che intende l’opera letteraria come funzione esistenziale nella ricerca della “leggerezza”, come reazione al peso di vivere, ma anche come categoria metastorica da traslare nelle scritture di questo nuovo Millennio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.