Obiettivo del paper: Il presente contributo indaga il ruolo dell’associazionismo culturale a Pisa, con particolare attenzione all’esperienza del sodalizio sorto con il nome di Amici BUP Metodologia: Per indagare il ruolo di tale associazione si sono ripercorse le vicende, legate alla chiusura della Biblioteca Universitaria di Pisa, che hanno portato alla sua nascita. Sono altresì stati oggetti di indagine le motivazioni e gli intenti che gli associati si sono prefissi e l’impatto che i membri dell’associazione sono riusciti ad avere sugli organi di informazione, grazie ad un’attenta revisione delle notizie apparse sulla stampa, locale e nazionale Risultati: La documentazione presentata attesta che la Biblioteca è tuttora inconsultabile, ma che i suoi fondi librari sono rimasti nella quasi totalità all’interno del Palazzo della Sapienza, da dove era stato ipotizzato (e richiesto) lo sgombero di tutti gli ambienti da essa occupati Limiti della ricerca: Il saggio, che mette a nudo forti elementi di contrasti giuridici, necessiterebbe di una maggiore insistenza e approfondimenti su tali tematiche Implicazioni pratiche: Questo studio espositivo permette di ben focalizzare una delle più laceranti ferite nella tradizione culturale della città e tenta di fornire alcune possibili soluzioni alla vicenda ormai annosa Originalità del paper: La presentazione dell’esperienza di Amici BUP costituisce elemento originale all’interno di una tematica, quella del rapporto fra cosiddetto Terzo Settore e organismi di potere (centrali o locali), che sta imponendosi in un momento cruciale della storia e della politica italiana, con il passaggio da uno Stato fortemente centralizzato a realtà locali sempre più accentratrici

Associazionismo a Pisa. Il caso di Amici BUP e la difesa della Biblioteca Universitaria di Pisa (di proprietà del MiBACT)

CARRARA, Eliana
2015-01-01

Abstract

Obiettivo del paper: Il presente contributo indaga il ruolo dell’associazionismo culturale a Pisa, con particolare attenzione all’esperienza del sodalizio sorto con il nome di Amici BUP Metodologia: Per indagare il ruolo di tale associazione si sono ripercorse le vicende, legate alla chiusura della Biblioteca Universitaria di Pisa, che hanno portato alla sua nascita. Sono altresì stati oggetti di indagine le motivazioni e gli intenti che gli associati si sono prefissi e l’impatto che i membri dell’associazione sono riusciti ad avere sugli organi di informazione, grazie ad un’attenta revisione delle notizie apparse sulla stampa, locale e nazionale Risultati: La documentazione presentata attesta che la Biblioteca è tuttora inconsultabile, ma che i suoi fondi librari sono rimasti nella quasi totalità all’interno del Palazzo della Sapienza, da dove era stato ipotizzato (e richiesto) lo sgombero di tutti gli ambienti da essa occupati Limiti della ricerca: Il saggio, che mette a nudo forti elementi di contrasti giuridici, necessiterebbe di una maggiore insistenza e approfondimenti su tali tematiche Implicazioni pratiche: Questo studio espositivo permette di ben focalizzare una delle più laceranti ferite nella tradizione culturale della città e tenta di fornire alcune possibili soluzioni alla vicenda ormai annosa Originalità del paper: La presentazione dell’esperienza di Amici BUP costituisce elemento originale all’interno di una tematica, quella del rapporto fra cosiddetto Terzo Settore e organismi di potere (centrali o locali), che sta imponendosi in un momento cruciale della storia e della politica italiana, con il passaggio da uno Stato fortemente centralizzato a realtà locali sempre più accentratrici
2015
97888907394-5-3
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