Il nuovo giudizio abbreviato e il consenso delle parti

La legge 16 dicembre 1999 n. 479 ha radicalmente modificato il giudizo abbreviato introducendo nel sistema una struttura procedurale diversa da quella tradizionale ispirata alla semplificazione dei meccanismi processuali e alla riduzione dei tempi del processo. E’ stato riconosciuto all’imputato il diritto di chiedere (ed ottenere) l’attivazione del rito speciale con la possibilità di subordinarlo ad un’integrazione del materiale probatorio. Il dato evoca un possibile contrasto con i principi sottesi all’art. 111 Cost. che disegna un processo penale regolato dai principi del contraddittorio nella formazione della prova e dalla parità delle parti. Pertanto, non sarebbe conforme al dettato costituzionale privare il pubblico ministero del diritto a contraddire la richiesta dell’imputato di attivare il rito speciale e non attribuire all’eventuale dissenso una qualsiasi efficacia giuridica, almeno idonea a sollecitare una valutazione giurisdizionale sulla compatibilità del rito speciale con la ratio di speditezza che deve caratterizzarlo