L’esistenza umana si presenta, nella vita quotidiana, come necessità realizzativa, cioè come percezione, più o meno consapevole, di un “compito” da realizzare. Il percorso di ricerca qui proposto illustra i modi con cui questa impresa rischiosa è stata affrontata nella classicità, nella modernità, ma soprattutto nella società postmoderna. L’autorealizzazione è oggi una sorta di imperativo che può avvalersi di occasioni e opportunità molteplici, impensabili nelle società tradizionali; nello stesso tempo, paradossalmente, questo proliferare di opzioni e scelte diventa spesso causa di problematiche e perfino di patologie precedentemente sconosciute. Il testo ripercorre le dinamiche fondamentali del soggetto impegnato nel processo autorealizzativo, approfondendone le tre dimensioni fondamentali: dimensione “temporale/relazionale” (la costruzione dell’identità sociale si realizza sempre nel tempo e attraverso l’interazione con gli altri); dimensione “pragmatico/operativa” (l’azione sociale, il lavoro e l’acquisizione di ruoli professionali); dimensione “trascendente” (le premure ultime, le credenze, la fede). La ricerca empirica condotta su un campione di giovani aspiranti medici fa emergere aspetti significativi della nuova cornice semantica in cui si vive oggi la cosiddetta “vocazione professionale”: la postmodernità viene così riletta alla luce di urgenze antropologiche e sociali irriducibili che ne documentano l’insufficienza e la debolezza di impianto esplicativo.

Il mio posto. Sociologia della realizzazione

BELLINI, Pier Paolo
2015-01-01

Abstract

L’esistenza umana si presenta, nella vita quotidiana, come necessità realizzativa, cioè come percezione, più o meno consapevole, di un “compito” da realizzare. Il percorso di ricerca qui proposto illustra i modi con cui questa impresa rischiosa è stata affrontata nella classicità, nella modernità, ma soprattutto nella società postmoderna. L’autorealizzazione è oggi una sorta di imperativo che può avvalersi di occasioni e opportunità molteplici, impensabili nelle società tradizionali; nello stesso tempo, paradossalmente, questo proliferare di opzioni e scelte diventa spesso causa di problematiche e perfino di patologie precedentemente sconosciute. Il testo ripercorre le dinamiche fondamentali del soggetto impegnato nel processo autorealizzativo, approfondendone le tre dimensioni fondamentali: dimensione “temporale/relazionale” (la costruzione dell’identità sociale si realizza sempre nel tempo e attraverso l’interazione con gli altri); dimensione “pragmatico/operativa” (l’azione sociale, il lavoro e l’acquisizione di ruoli professionali); dimensione “trascendente” (le premure ultime, le credenze, la fede). La ricerca empirica condotta su un campione di giovani aspiranti medici fa emergere aspetti significativi della nuova cornice semantica in cui si vive oggi la cosiddetta “vocazione professionale”: la postmodernità viene così riletta alla luce di urgenze antropologiche e sociali irriducibili che ne documentano l’insufficienza e la debolezza di impianto esplicativo.
2015
978-88-6184-452-0
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