Tra le poche monografie sull’argomento della comunicazione degli atti amministrativi, il saggio esamina le problematiche connesse con i profili che derivano dal sistema giuridico, nella prospettiva di sancire la doverosità di un comportamento leale quale obbligo per l’amministrazione. La ricostruzione della dottrina classica nei termini di ricettizietà o meno dell’atto, viene superata attraverso l’analisi degli obblighi scaturenti dalla Costituzione e dalla legge generale sul procedimento, nonché dall’analisi degli standard di azione fissati in ambito comunitario, originati sia dai cd. “diritti fondamentali”, che dalla soft law, quali le norme comportamentali fissate del Codice di Buona Condotta amministrativa. L’analisi della forma delle comunicazioni, dei suoi contenuti minimi e degli strumenti di attuazione, nonché dei rimedi giurisdizionali esperibili in caso di violazione di questa funzione, svolta attraverso lo studio degli orientamenti di dottrina e giurisprudenza, conducono, pur nell’assenza di una specifica disposizione legislativa, alla ricostruzione di un generale dovere di comunicazione degli atti, indipendentemente dalla loro portata lesiva, quale dovere assoluto gravante sull’amministrazione
CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLA COMUNICAZIONE DELL'ATTO AMMINISTRATIVO
RALLO, Andrea
2008-01-01
Abstract
Tra le poche monografie sull’argomento della comunicazione degli atti amministrativi, il saggio esamina le problematiche connesse con i profili che derivano dal sistema giuridico, nella prospettiva di sancire la doverosità di un comportamento leale quale obbligo per l’amministrazione. La ricostruzione della dottrina classica nei termini di ricettizietà o meno dell’atto, viene superata attraverso l’analisi degli obblighi scaturenti dalla Costituzione e dalla legge generale sul procedimento, nonché dall’analisi degli standard di azione fissati in ambito comunitario, originati sia dai cd. “diritti fondamentali”, che dalla soft law, quali le norme comportamentali fissate del Codice di Buona Condotta amministrativa. L’analisi della forma delle comunicazioni, dei suoi contenuti minimi e degli strumenti di attuazione, nonché dei rimedi giurisdizionali esperibili in caso di violazione di questa funzione, svolta attraverso lo studio degli orientamenti di dottrina e giurisprudenza, conducono, pur nell’assenza di una specifica disposizione legislativa, alla ricostruzione di un generale dovere di comunicazione degli atti, indipendentemente dalla loro portata lesiva, quale dovere assoluto gravante sull’amministrazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.