"Farinacci è un uomo verso il quale oggi, 11 ottobre 1930, converge il pensiero devoto e riconoscente di tutti i fascisti, meglio dire di tutti gli italiani. Chi lo ha veduto ieri sera fatto segno dell'incontenibile entusiasmo della folla ha identificato nell'uomo il fascismo vero, quello degli umili e degli onesti. Non era Cremona sola attorno a lui, ma era l'Italia fascista tutta". Niente, più di questa riservata relazione di un confidente della polizia politica, vale a meglio riassumere, in una sola frase, il mito rappresentato da Farinacci negli ambienti del fascismo radicale e intransigente durante tutti gli anni del regime. Fuori dalle comuni e semplicistiche analisi, spesso frutto di valutazioni precostituite e distorte, questo volume non è soltanto la biografia del fascista più ortodosso del regime, ma vuole soprattutto ricostruire, scevro da preconcetti storiografici e ideologici, proprio i contorni di quel particolare modello di fascismo radicale, tanto validamente sostenuto dal capo dello squadrismo, quanto invece apertamente osteggiato e represso da Mussolini. Senza alcuna carica di partito o istituzionale dal 1926, bandito dalla vita politica ufficiale, confinato nel suo feudo di provincia, costantemente sotto la minaccia dell'aperta sconfessione del duce, Farinacci seppe comunque sempre incarnare e rappresentare sino all'ultimo il vero modello e la più profonde esigenze della rivoluzione delle camicie nere.

Roberto Farinacci, ovvero della rivoluzione fascista

PARDINI, Giuseppe
2007-01-01

Abstract

"Farinacci è un uomo verso il quale oggi, 11 ottobre 1930, converge il pensiero devoto e riconoscente di tutti i fascisti, meglio dire di tutti gli italiani. Chi lo ha veduto ieri sera fatto segno dell'incontenibile entusiasmo della folla ha identificato nell'uomo il fascismo vero, quello degli umili e degli onesti. Non era Cremona sola attorno a lui, ma era l'Italia fascista tutta". Niente, più di questa riservata relazione di un confidente della polizia politica, vale a meglio riassumere, in una sola frase, il mito rappresentato da Farinacci negli ambienti del fascismo radicale e intransigente durante tutti gli anni del regime. Fuori dalle comuni e semplicistiche analisi, spesso frutto di valutazioni precostituite e distorte, questo volume non è soltanto la biografia del fascista più ortodosso del regime, ma vuole soprattutto ricostruire, scevro da preconcetti storiografici e ideologici, proprio i contorni di quel particolare modello di fascismo radicale, tanto validamente sostenuto dal capo dello squadrismo, quanto invece apertamente osteggiato e represso da Mussolini. Senza alcuna carica di partito o istituzionale dal 1926, bandito dalla vita politica ufficiale, confinato nel suo feudo di provincia, costantemente sotto la minaccia dell'aperta sconfessione del duce, Farinacci seppe comunque sempre incarnare e rappresentare sino all'ultimo il vero modello e la più profonde esigenze della rivoluzione delle camicie nere.
2007
88-6087-066-6
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