Graphic representation and models are two of the tools used to illustrate a design idea. Over the years models have evolved enormously, in fact the original concept has been reviewed and broadened; this evolution has also generated several different types and led to experimentation with all sorts of building materials, from atoms to bits. Clearly the period when the creative and didactic act was conveyed only by two-dimensional representations has come to an end; today, in this new season of representation, architectural debate focuses on which method to choose. There is no ironclad option, but it appears that professionals are motivated more by momentary empathy than the traits of this expressive medium. This is the theory behind the book. The historical data and opinions by international architects have been provided in order to clear the decks about the model’s capacity to communicate. The book provides information about the most common buildings materials, tools and practical operations, and also illustrates how to use one of the most popular software programmes to quickly create a digital model.

Tra gli strumenti atti a divulgare l’idea progettuale oltre alla rappresentazione grafica c’è pure quella plastica. Un mezzo espressivo che nel tempo ha maturato una evoluzione straordinaria che lo ha portato ad rivedere, ampliandolo, il concetto originario di modello, a gemmare tipologie e a sperimentare ogni sorta di materiale nella costruzione, passando anche dagli atomi ai bits. Ebbene, nella condizione attuale in cui vive una nuova stagione – pare, infatti, che sia sopita l’epoca in cui l’atto creativo e quello divulgativo sono veicolati unicamente con la rappresentazione bidimensionale – la scelta di quale tipologia concretizzare per alimentare il dibattito architettonico sembra sia lasciata al caso, segua cioè più l’empatia temporanea del professionista che le peculiarità di questo strumento espressivo. Il testo prende spunto da questa ipotesi e propone notizie storiche e opinioni di architetti internazionali nell’intento di contribuire a fugare i dubbi circa la sua reale capacità comunicativa; ma fornice informazioni pure sui materiali, gli strumenti e le operazioni pratiche più comuni per la costruzione, nonché una via spedita per realizzare il modello digitale con uno dei software più apprezzati.

Modello fisico grafico e digitale

BARLOZZINI, Piero;
2014-01-01

Abstract

Graphic representation and models are two of the tools used to illustrate a design idea. Over the years models have evolved enormously, in fact the original concept has been reviewed and broadened; this evolution has also generated several different types and led to experimentation with all sorts of building materials, from atoms to bits. Clearly the period when the creative and didactic act was conveyed only by two-dimensional representations has come to an end; today, in this new season of representation, architectural debate focuses on which method to choose. There is no ironclad option, but it appears that professionals are motivated more by momentary empathy than the traits of this expressive medium. This is the theory behind the book. The historical data and opinions by international architects have been provided in order to clear the decks about the model’s capacity to communicate. The book provides information about the most common buildings materials, tools and practical operations, and also illustrates how to use one of the most popular software programmes to quickly create a digital model.
2014
978-88-548-7870-9
Tra gli strumenti atti a divulgare l’idea progettuale oltre alla rappresentazione grafica c’è pure quella plastica. Un mezzo espressivo che nel tempo ha maturato una evoluzione straordinaria che lo ha portato ad rivedere, ampliandolo, il concetto originario di modello, a gemmare tipologie e a sperimentare ogni sorta di materiale nella costruzione, passando anche dagli atomi ai bits. Ebbene, nella condizione attuale in cui vive una nuova stagione – pare, infatti, che sia sopita l’epoca in cui l’atto creativo e quello divulgativo sono veicolati unicamente con la rappresentazione bidimensionale – la scelta di quale tipologia concretizzare per alimentare il dibattito architettonico sembra sia lasciata al caso, segua cioè più l’empatia temporanea del professionista che le peculiarità di questo strumento espressivo. Il testo prende spunto da questa ipotesi e propone notizie storiche e opinioni di architetti internazionali nell’intento di contribuire a fugare i dubbi circa la sua reale capacità comunicativa; ma fornice informazioni pure sui materiali, gli strumenti e le operazioni pratiche più comuni per la costruzione, nonché una via spedita per realizzare il modello digitale con uno dei software più apprezzati.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/19504
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact